A Napoli si è conclusa la protesta dei movimenti per il diritto all’abitare “Magnammece o pesone”. I manifestanti, hanno lasciato la sede del Comune in piazza Municipio, dopo un incontro con il sindaco Luigi de Magistris e l’assessore Enrico Panini. Da questa mattina avevano occupato una stanza al primo piano di Palazzo San Giacomo. Dal vertice è emersa la decisione di istituire un tavolo di confronto con cadenza settimanale per discutere del problema abitativo. A quanto rende noto l’assessore, a seguito dell’approvazione di una norma da parte del Parlamento, “è ora possibile affrontare tutte le casistiche che fino ad ora impedivano l’estensione della ‘residenza di prossimità ’ ad un numeroso gruppo di cittadini napoletani. In tempi brevi verranno emanate le disposizione applicative, fermo restando – ha aggiunto – che, nei prossimi giorni, si darà luogo a un approfondimento sui casi più complessi”. Sul tavolo anche il bando per l’albergaggio sociale che prevede lo stanziamento di circa 300mila euro per retribuire quanti, siano soggetti pubblici o privati, destinano immobili per far fronte all’emergenza abitativa. Durante l’incontro è stata discussa anche la delibera del 2014, finanziata con 300mila euro, che mette a disposizione alcuni immobili ad uso abitativo, e riferito che i sopralluoghi per gli interventi di messa in sicurezza “sono già iniziati e saranno conclusi a breve”. L’amministrazione comunale ha anche reso noto che è stata istituita l’Agenzia sociale per la casa, struttura prevista dal Pon Metro, e per la quale sono stanziati circa 3 milioni e mezzo di euro.