“Facciamo in modo di non ripetere con la ragazza che ha denunciato di essere stata violentata sugli scogli di Marechiaro gli stessi errori commessi con la ragazza violentata a Pimonte che e’ stata costretta a scappare in Germania con la sua famiglia perche’ non resisteva piu’ ai commenti e alle voci messe in giro contro di lei dai suoi concittadini”. Lo hanno detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza, per i quali “gia’ circolano commenti vergognosi su facebook in cui si dice che s’e’ inventata tutto o che se l’e’ andata a cercare e cose del genere”. “La polizia postale intervenga subito per frenare questa che si preannuncia una gogna mediatica tesa a difendere gli accusati che, a quanto pare, sarebbero rampolli di famiglie posillipine” ha aggiunto Borrelli per il quale “e’ vero che bisogna aspettare l’esito delle indagini in corso e le sentenze della Magistratura, ma, nel frattempo, non si puo’ prendere di mira con offese squallide quella che, al momento, e’ la vittima di questa brutta vicenda”.
“Quanto accaduto a Marechiaro è di una gravità inaudita. Sui reati commessi da minori occorre abbassare l’età imputabile, perché l’aumento di reati commessi da minorenni affonda le radici proprio nella consapevolezza dell’impunità”. Lo dichiara il presidente della Prima Municipalità di Napoli (Chiaia, Posillipo, San Ferdinando), Francesco de Giovanni, in merito al caso dei presunti abusi sessuali subiti da una 16enne sugli scogli di Marechiaro. “Non servono facili e strumentali sociologismi da strapazzo – spiegano de Giovanni e l’assessore agli Affari generali della Municipalità Fabio Chiosi – occorre repressione, e bisogna avere il coraggio di utilizzare questa espressione, ma soprattutto di concretizzarla con atti seri a tutela delle persone perbene e a tutela degli stessi minori. Abbiamo presentato denunce per le illegalità che di giorno si verificano sugli scogli di Marechiaro con il viavai degli abusivi del mare, ma è evidente che occorre anche un controllo stringente serale”, concludono de Giovanni e Chiosi.