Brutta disavventura, per circa 300 persone che questa mattina si sono imbarcate dal molo Beverello di Napoli, sulla nave Myriam. Partenza prevista ore 9.45. Lo scafo arriva con 20 minuti di ritardo: destinazione isola di Capri, sosta ai Faraglioni per eventuale bagno dalla nave; pranzo completo previsto nel salone ristorante con ripartenza nel pomeriggio per Amalfi. Qui, dopo lo sbarco, doveva restare per 2 ore circa. Il reimbarco previsto dunque per le 17, direzione porto di Napoli arrivo previsto 19.30. Il tutto allietato da musica e animazione. Ebbene nulla di tutto questo è successo. La motonave parte alle 10.05 circa da Napoli. Lambisce la costa caprese, dei Faraglioni neanche l’ombra. Dopo aver fatto tre volte il giro, ha ripreso il largo senza fermarsi. Direzione? Il nulla, ad Amalfi mai arrivati. Intanto qualcuno ha iniziato ad avere i primi sintomi di naupatia. Gente in preda al vomito, sdraiata per terra, con malesseri di ogni natura, anche nella sala ristorante, tanto che in molti si sono rifiutati di pranzare. Personale medico a bordo inesistente. Misure di sicurezza altrettanto: sedie di plastica posizionate a poppa e al piano superiore, in netto contrasto con le linee guida per agevolare l’accessibilità e la mobiltà anche alle persone diversamente abili. Un odissea, per i 300 passeggeri, finita alle 15 circa di oggi, a Pozzuoli. I pullman, che avevano accompagnato alcuni gruppi al porto partenopeo, sono stati avvertiti dagli organizzatori, che dovevano recarsi nella città metropolitana per essere ripresi ovvero non da dove erano partiti stamattina. Una motonave, che si vanta di essere il fiore all’occhiello della compagnia di navigazione GESTOUR, con recensioni sul web nelle quali si legge che la stessa non è nuova a questi “giochetti”, come può lucrare sulla gente, senza considerare il fatto che tra i passeggeri c’erano molti bambini? Una truffa in piena regola, perpetrata ai danni di ignare persone, proiettate verso una gita domenicale, alla rotta delle meraviglie del Golfo di Napoli, diventate per certi aspetti un miraggio. A completare il tutto il personale dello scafo: maleducato, venale, sarcastico. Atteggiamenti di replica, alle domande dei passeggeri, molto maleducati ed addirittura minacciosi. Dimenticando che tutti i presenti hanno pagato per un determinato servizio e che questi soldi vanno ad alimentare anche il loro stipendio.