‘O siciliano, per l’anagrafe Davide Sanzone Giangrande perché originario di Vittoria non era nuovo all’uso dei coltelli. Si era fatto anche numerosi anni di carcere per un tentato omicidio in Sicilia. E così l’altra sera accecato dalla gelosia di aver trovato un altro uomo nascosto nel bagno della sua ex non ha esitato a prendere il coltello che era sul tavolo della cucina e a sferrare il fendente al fianco sinistro lato cuore dell’infermiere Maurizio Fortino. Un gesto d’impeto avvenuto davanti alla figlioletta di otto anni che si trovava in casa con la madre. L’uomo era piombato in quella casa la sera tardi per fare una visita alla figlia. Era di ritorno da Milano. E quando ha  visto l’uomo, ovvero Maurizio Fortino, lo ha aggredito. I due hanno litigato e poi ‘o siciliano lo ha ferito con un coltello da cucina. L’infermiere è uscito di casa si è messo in sella al suo scooter per cercare di raggiungere il vicino ospedale Umberto I e mentre lo faceva il suo assalitore lo ha inseguito urlando: “Non mi denunciare… Mi dispiace… Non volevo farti del male”. Fortino senza rispondere, dolorante e sanguinante si è allontanato ma per strada è caduto dallo scooter: aveva perso molto sangue. Un automobilista di passaggio lo ha raccolto e portato all’ospedale dove è arrivato già morto. Nel frattempo qualcuno aveva già avvisato i carabinieri che piombano in via Origlia a Nocera dove trovano lungo la strada Davide Sanzone, che dopo essersi lavato e cambiato di abiti, stava cercando di allontanarsi. Portato in caserma dopo un lungo interrogatorio conferma di essere l’assassino. Non poteva fare altro. Contro di lui le prove schiaccianti e la versione dei fatti fornita dall’ex moglie e dei vicini che avevano assistito alla lite. Ora è rinchiuso nel carcere di Fuorni in attesa della convalida del fermo.
(nella foto la casa di via Origlia a Nocera dove è avvenuto l’omicidio e nei riquadri in alto la vittima Maurizio Fortino e sotto l’assassino Davide Sanzone Giangrande)
