Ottima estate per il settore turistico. In forte crescita il turismo culturale

Un incremento di visitatori e introiti si registra dall’inizio del 2017, con numeri significativi. Nell’estate si prospetta molto positiva sul versante turistico e i musei giocano un ruolo di traino. Nel giugno 2017 i visitatori nei musei, nei monumenti e nelle aree archeologiche statali sono aumentati del 7,58% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I dati sono dell’ufficio statistica del Mibact: gli introiti netti sono cresciuti dell’8,92% nello stesso mese di quest’anno. Infatti, nel mese di gennaio gli introiti netti sono aumentati del 23,76% rispetto a gennaio 2016 e lo stesso vale per febbraio (+31,3%), aprile (34,88%), maggio (+11,75%), sempre rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Per quanto riguarda invece i visitatori, a gennaio si è registrato un -11,79% rispetto allo stesso mese del 2016, ma i mesi di febbraio, aprile e maggio hanno tutti avuto un importante incremento: rispettivamente dell’11,37%, del 15,53% e del 10,58%, sempre nel confronto con i relativi mesi del 2016. “Nel primo semestre del 2017 – commenta il ministro Dario Franceschini – i visitatori dei musei statali sono aumentati complessivamente del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Con oltre 23 milioni di ingressi, quasi 2 milioni in più rispetto all’anno scorso, e 4 milioni in più rispetto al 2014 pre riforma, i luoghi della cultura statali si apprestano a registrare un’altra annata da record. La rivoluzione museale continua a produrre i suoi frutti e dimostra quanto fosse corretto dare autonomia ai musei, dotandoli di una direzione, un bilancio, un consiglio di amministrazione e un consiglio scientifico. Tutto questo ha permesso una decisa innovazione della gestione con risultati immediati, a partire da una maggiore presenza digitale”. Tra gennaio e giugno del 2017, specifica l’ufficio statistica, 23.213.288 ingressi hanno portato introiti per 88.708.038 euro, con un aumento rispettivamente del 7,3% (visitatori) e del 17,2% (incassi) rispetto al medesimo periodo del 2016. Se al primo posto tra le regioni figura il Lazio, con 10.131.268 visitatori (+2,23%) e 36.220.370 euro di incassi (+14,7%), la Campania consolida la seconda posizione conquistata nel 2015 con 4.375.734 ingressi (+15,4%) e introiti per 19.689.195 euro (+17,6%). Segue, in terza posizione, la Toscana con 3.443.800 biglietti (+11,7%) e 16.520.112 euro di incassi (+17,1%). Tra le regioni più dinamiche per aumento di visitatori si segnalano invece la Liguria (+33,5%), il Veneto (+26,8%) e il Friuli Venezia Giulia (+23,35). Evidenti invece le conseguenze del terremoto del Centro Italia nella flessione dei visitatori in Umbria (-18,3%), Marche (-16,6%) e Abruzzo (-15,6%).  Franceschini rivela inoltre che, “secondo una previsione che abbiamo, alla fine del 2017 arriveremo a 50 milioni di visitatori”. Il titolare del dicastero del Collegio Romano ricorda poi che nel 2016 “i 45,5 milioni di ingressi nei luoghi della cultura statali hanno portato incassi per circa 175 milioni di euro, con un incremento rispettivamente del 4% e del 12% rispetto al 2015, che corrispondono a 1,8 milioni di visitatori in più e a maggiori incassi per 20 milioni di euro. Queste risorse preziose – continua il ministro – torneranno interamente ai musei secondo un sistema che premia le migliori gestioni e al contempo garantisce le piccole realtà. Il 2016 è stato il terzo anno consecutivo di crescita per i musei statali, che da 38 milioni di biglietti nel 2013 sono passati a 45,5 milioni l’anno scorso: 7 milioni di visitatori in più in un triennio, che rappresentano un incremento del 15% nel periodo considerato e che hanno portato a un aumento degli incassi pari a 48 milioni. Una crescita nella quale il Sud gioca un ruolo importante, con la Campania anche nel 2016 stabilmente al secondo posto nella classifica delle regioni con maggior numero di visitatori grazie agli oltre 8 milioni di ingressi registrati, un aumento del 14,2% sul 2015. La parte del leone – spiega il ministro – la gioca senza dubbio il nostro patrimonio archeologico, se si considera che solo fra Colosseo, Foro Romano, Palatino, Museo Archeologico di Napoli, parco archeologico di Paestum e Scavi di Pompei nell’anno appena trascorso sono stati emessi circa 11 milioni di biglietti. Ma anche i musei hanno un ruolo importante, dal momento che circa la metà degli ingressi è concentrata nei musei autonomi”. 


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