Pozzuoli, il Riesame conferma l’abbattimento di “Vicienzo a mmare”

Un ordine di demolizione che giace lì da tempo nei confronti di “Vicienzo a mmare” una struttura che giace lì da quasi 35 anni. Sarebbe potuta diventare una struttura importante, invece è solo uno scheletro in attesa del suo destino. L’ultima sentenza emanata dalla sesta sezione del TAR Campania ribadisce l’ordine di demolizione intimato dal comune. Con il dispositivo emesso dai giudici si respingono le note difensive espresse dai legali dei proprietari, riguardanti le difformità dell’opera rispetto al progetto originale. Ad essere contestata è anche una presunta difformità volumetrica a piano terra. Secondo i tecnici ne è stato ricavato un vero e proprio piano, cosa non prevista. La battaglia legale tra Comune e proprietari subisce una forte accelerata esattamente un anno fa, quando via Tito Livio ne ordina la demolizione. La vicenda è iniziata circa trent’anni fa. All’ epoca fu rilasciata una licenza edilizia che prevedeva abbattimento e ricostruzione del ristorante frequentato da VIP e personale di spicco durante il boom economico. Il cantiere, però, veniva chiuso dopo la realizzazione della struttura, cioè lo scheletro. A fermare gli operai una denuncia penale per violazione del codice della Navigazione: si stava costruendo su un’area demaniale. A mancare, anche l’autorizzazione paesaggistica, necessaria affinché l’iter si concludesse. Si va quindi in tribunale, prima al Tar e successivamente al Consiglio di Stato. Il primo darà ragione al Comune, ma Palazzo Spada decide di bloccare in fase cautelare i provvedimenti dell’ente locale. Si ritorna nuovamente al TAR ma i giudici rigettano ancora il ricorso. Secondo il Comune, inoltre, i lavori di restyling del lungomare Pertini non sono completabili fino a che la struttura è lì in piedi. Anche la Soprintendenza, nel 2013, si era espressa a favore della demolizione. Ci vorrà ancora del tempo per mettere la parola fine a questa vicenda.


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