“Non me li aspettavo tre milioni alle primarie il giorno del ponte. E’ un dato che dimostra che nel Pd non è il segretario che conta, ma ciò che dice la gente. Io rispondo alle primarie, non ai caminetti dei capicorrente”. Lo dice il segretario del Pd, Matteo Renzi parlando all’assemblea nazionali dei circoli del Pd. “Non è che un srl di Milano può governare il Campidoglio. Noi abbiamo un altro concetto di democrazia” ha detto riferendosi all’influenza della Casaleggio sul sindaco di Roma, Virginia Raggi. “Siamo l’unica diga contro i populismi: fuori dal Pd ci sono i 5 Stelle e la Lega. Fuori da qui non c’è la vittoria della sinistra di lotta e di governo, c’è la sconfitta: è fantasia pensare ad un centrosinistra senza Pd”.
Il segretario del Pd, pur ammettendo la sconfitta alle amministrative, rilancia. “Siamo preoccupati per la mancanza di partecipazione. Ma vogliamo ancora parlare della sconfitta? Ringrazio chi ha vinto e chi ha corso e perso. Ma oggi e domani? io non ho nostalgia, se non di quando ero magro. Non ho nostalgia dell’Unione nè di quel meccanismo in cui l’Italia si è fermata.invece ho nostalgia dell’intuizione del Veltroni del Lingotto: stare insieme non contro qualcuno ma per qualcosa. Dobbiamo mettere insieme l’io e il noi: me e we. Non c’è io possibile senza una comunità, ma non c’è collettivismo senza leadership, perchè è l’inizio dell’anarchia” dice Renzi.
