Al Comune di Roma ci sono almeno 70 dirigenti sui 190 in organico che sono indagati dalla magistratura per i motivi piu’ vari, secondo fonti interne al Campidoglio. L’attivita’ della Procura e maggiori controlli da parte del Comune a seguito dell’inchiesta su MafiaCapitale hanno portato a questa cifra, circa il 36,8 per cento del totale. La pianta organica prevede 240 dirigenti. Solo nell’ultimo periodo sarebbero arrivati 10 avvisi di garanzia ad altrettanti dirigenti del Campidoglio per fatti avvenuti circa 4-5 anni fa, secondo le stesse fonti. Un certo numero di dirigenti sono stati trasferiti ad altro incarico perche’ le mansioni che svolgevano erano collegate con il motivo dell’indagine a loro carico. Il Comune di Roma dovrebbe contare su 240 dirigenti, in base all’organigramma, ma il fatto che ce ne siano solo 190 rende piu’ lenta la macchina dell’amministrazione, nonostante il grande impegno di molti responsabili, sottolineano le fonti. Tempo addietro Virginia Raggi annuncio’ in un’intervista tv che sarebbe stato compiuto un censimento dei dirigenti indagati dalla magistratura. E proprio oggi la sindaca di Roma e il presidente dell’Autorita’ nazionale anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone hanno siglato un protocollo di azione per la vigilanza collaborativa. In base all’intesa, che avra’ durata di 12 mesi, Roma Capitale sottoporra’ in via preventiva all’Autorita’ la documentazione riguardante gli appalti di rilevante importo economico, con l’obiettivo di assicurare la correttezza delle procedure ed evitare fenomeni corruttivi e di illegalita’. Particolare attenzione sara’ dedicata ai settori che in passato si sono rivelati piu’ delicati sotto questo profilo, come l’ambiente e il sociale. Sempre in base al protocollo, qualora venisse ravvisato un elevato rischio corruttivo il Campidoglio potra’ inoltre richiedere un intervento diretto dell’Autorita’, anche di tipo ispettivo, su appalti gia’ aggiudicati. Proprio ieri e’ stato arrestato un ex dirigente del Comune accusato di aver pilotato una dozzina di appalti, gia’ coinvolto in uno dei filoni dell’inchiesta Mafia Capitale. Alla vigilia della sentenza del maxiprocesso Raggi ha dichiarato che “rappresenta ancora una ferita aperta nella citta’ di Roma per i cittadini e l’amministrazione capitolina. Non dobbiamo mai abbassare la guardia”.