Che fine ha fatto Rosa Di Domenico, la minorenne di Sant’Antimo scomparsa da oltre due mesi? E’ la domanda che si è posta il gip del Tribunale di Napoli, Giovanna Cervo che ha disposto la riapertura del caso. La 15enne dovrebbe essere stato adescata e rapita da un cittadino pakistano residente a Brescia. Rosa è scomparsa lo scorso 24 maggio. Secondo le denunce dei genitori presentate dal penalista Maurizio Lojacono, la ragazza da quando aveva poco più di 12 anni  ha cominciato ad essere soggiogata dall’uomo e sarebbe anche stata utilizzata per scambi di foto a contenuto pedopornografico e poi avrebbe iniziato il suo percorso di islamizzazione. Cambiando il suo stile di vita fino a ad assumere quello tipico di una donna musulmana. La prima denuncia dei genitori della ragazza era stata presentata addirittura a settembre del 2015, in cui si sottolineava l’esistenza di un tentativo di adescare una minore da parte del pakistano.
Pochi giorni fa, al termine di un’udienza camerale, il gip Giovanna Cervo ha respinto la richiesta di archiviazione firmata dal pm Clelia Mancuso, con una ordinanza di rigetto con la quale si invita il pm a battere la pista indicata nella denuncia, ad esplorare alcuni punti  e finanche ad acquisire le notizie offerte dal lavoro giornalistico della trasmissione “Chi l’ha visto”. Ora i genitori sperano di avere novità a breve da questa decisione a cominciare dall’identificazione di Alì Quasb, vale a dire il cittadino pakistano denunciato in questi due anni come l’uomo residente a Brescia (quartiere Villaggio badia), che avrebbe adescato la ragazzina, per poi usarla come veicolo per la diffusione di scene scabrose attraverso i social.