“Abbiamo visto dei veri uomini all’opera, hanno scavato con le mani non hanno avuto paura di niente, nella tragedia ci avete dato una città più compatta. Ora siamo feriti, ma è giusto che i nostri angeli vengano onorati degnamente e che Torre Annunziata si rialzi e che combatta soprattutto per la legalità. Non voglio scendere nella polemica perché i nostri fratelli sono morti per l’illegalità e lo sappiamo tutti”, a queste parole di uno dei capi ultrà del Savoia che ieri a Torre Annunziata ha organizzato il flash mob per ricordare le otto vittime del crollo delle Rampe Nunziante, è partito l’applauso. Poi un minuto di silenzio, palloncini bianchi volati al cielo e, con essi, otto lanterne. Cosi’ la citta’ oplontina ha voluto ricordare, ieri sera, le famiglie Cuccurullo, Guida e la sarta Pina Aprea che venerdi’ hanno trovato la morte sotto le macerie. Nella ‘curva’ in via Gino Alfani, a pochi metri dal luogo della tragedia sono state tantissime le persone che hanno partecipato al raduno. Tra di esse anche il sacerdote della parrocchia della Santissima Trinita’, Ciro Cozzolino, che nelle omelie oggi ha ricordato la tragedia. ”Ero una collega di Eddy Laiola, insegnava con me e la ricordo come una donna tenace, sempre sorridente” dice una signora che ha preso parte all’iniziativa. ”Eravamo amici con Pasquale Guida (deceduto con la moglie Anna e i figli Francesca e Salvatore, ndr) da trentacinque anni. C’era tra di noi una amicizia fraterna” afferma uno dei promotori dell’iniziativa, tifoso del Savoia Calcio, la squadra del cuore di Pasquale. ”Da venerdi’ la citta’ e’ sotto choc e ci auguriamo che adesso la magistratura faccia piena luce” sostiene una coppia di coniugi che conosceva tutte le famiglie decedute. Un ringraziamento e’ stato rivolto ai soccorritori, alle forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco che ininterrottamente hanno lavorato nella speranza di salvare vite. Nel corso della serata c’e’ stata una raccolta fondi ”per affiancare”, e’ scritto sui cartelloni, ”tutte le iniziative in corso al fine di onorare la memoria delle vittime del crollo del palazzetto di Rampa Nunziante”. ”Si fa presente” si continua a leggere ” che la nostra collaborazione non e’ assolutamente a scopo di lucro ma esclusivamente un segno tangibile della solidarieta’ che ci lega al ricordo indelebile delle vittime”.