– C’erano anche un ‘carceriere’ e due migranti ricercati in Italia a bordo della nave ‘Vos Prudence’ di Medici senza frontiere che ha attraccato a Salerno il 14 luglio scorso. Nel corso delle operazioni di sbarco, avvenute al molo Manfredi, un liberiano di 28 anni, e’ stato riconosciuto, grazie anche all’opera compiuta da un mediatore culturale, da due migranti come il carceriere e sorvegliante di questi durante la fase di prigionia in Libia, prima che partissero alla volta dell’Italia. Il pm della procura di Salerno, Elena Cosentino, ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, confermato ieri dal Gip, nei confronti dell’uomo, Austin Pius, il quale, con la propria condotta, avrebbe esposto a pericolo di vita le persone prima della partenza, ponendo in essere un trattamento inumano e degradante. E le avrebbe, inoltre, private della liberta’ personale e del necessario per sopravvivere. Secondo gli inquirenti, il liberiano, ora rinchiuso nel carcere di Salerno, ha inflitto ai prigionieri percosse, minacce e maltrattamenti, anche con l’utilizzo di armi. Dalla motonave, sono sbarcati in citta’ anche due marocchini ricercati. A seguito, infatti, dei controlli sulle persone foto-segnalate, eseguiti dalla Squadra mobile, due uomini, di 23 e 48 anni, sono stati arrestati perche’ responsabili di aver commesso reati in Italia. Il piu’ giovane, Karim Daif, dovra’ scontare una pena di quasi tre anni, perche’ destinatario di un ordine di carcerazione per rapina e per reati contro il patrimonio commessi a Verona. Il 48enne, Adbelkrim Kassimi, invece, dovra’ espiare due anni e otto mesi di reclusione in carcere, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Entrambi sono ora rinchiusi nella casa circondariale salernitana.