Le verifiche che l’unita’ di crisi della Farnesina sta effettuando su Barcellona continuano tra mille difficolta’ dovute anche alla confusione che ancora esiste negli ospedali coinvolti (sono 13) e le pressioni che arrivano da consolati e ambasciate di vari Paesi. Il “non si esclude la presenza di italiani”, riferito da fonti della Farnesina in serata, significa che al momento mancano all’appello alcuni nostri connazionali. Persone sulle quali parenti e amici hanno chiesto notizie all’unita’ di crisi di Roma perche’ irrintracciabili.Tecnicamente le si potrebbero definire disperse, non contattate o contattabili dalle stesse famiglie, persone che in teoria oggi si sarebbero trovate a Barcellona. Potrebbero non essere reperibili per motivi anche molto diversi dall’attentato, ma in queste ore si stanno cercando negli ospedali (attraverso le autorita’ spagnole) questi italiani di cui si sono perse le tracce. Potrebbero essere tra le vittime, tra i feriti o anche soltanto non contattabili. I riscontri e le verifiche sono andati avanti tutta la notte.
Le forze speciali di Polizia hanno informato nelle prime ore del mattino che tra i 13 morti dell’attacco di ieri a Barcellona ci sono tre cittadini tedeschi e un belga, fra quelli finora identificati. E’ quanto si legge su La Vanguardia.Risulta sempre in fuga il terrorista che ha provocato la strage della Rambla questo pomeriggio a Barcellona al volante di un furgone bianco. L’uomo, fuggito a piedi dopo che il furgone si era schiantato contro un’edicola all’altezza del teatro del Liceo, e’ attivamente ricercato dalla polizia, che ha allestito posti di blocco sulle principali vie d’uscita dalla citta’.