Con un occhio al mercato e l’altro al Matera, Walter Novellino si appresta a varare la sua prima formazione ufficiale della nuova stagione. Scelto il modulo, si tornerà al tradizionale 4-4-2, al tecnico resta da sciogliere solo il nodo legato a qualche ballottaggio collegato, in maniera diretta, proprio al calciomercato. Il riferimento è a William Jidayi e Fabrizio Paghera, elementi in scadenza di contratto, ai quali la dirigenza ha comunicato che non rientrano nei piani. Al loro posto, ma la fumata bianca tarda ad arrivare, si attendono sempre Marchizza, in prestito dal Sassuolo, e Omeonga, rispedito per un anno al mittente da Genova. Due operazioni che Novellino, prima di privarsi dei senatori, avrebbe voluto vedere concluse. Non a caso, nel test contro la Primavera, aveva schierato dall’inizio sia Jidayi che Paghera facendo intuire quello che era il suo proposito. Dopo un confronto con i dirigenti, i calciatori e i loro agenti, però, il mister è stato costretto a prendere atto della realtà e valutare le alternative. Salvo ripensamenti, quindi, sia Jidayi che Paghera domani resteranno fuori dalla contesa. Di conseguenza le scelte appaiono abbastanza delineate. Davanti a Radu, che ha vinto il ballottaggio con Lezzerini, l’asse difensivo si snoderà lungo la linea composta da Laverone, Suagher, Migliorini e Rizzato. Molina, D’Angelo, Di Tacchio, favorito su Moretti, e Bidaoui, invece, agiranno in mediana alle spalle di Ardemagni e Castaldo. Se ne saprà di più domani direttamente da Novellino al termine della rifinitura. Contemporaneamente Novellino sta seguendo di persona tutte le operazioni di mercato allacciate dal duo De Vito- Taccone. L’altra sera, nel filo diretto con il Genoa, è stato testimone del rilancio a sorpresa fatto dal presidente Taccone per Morosini che non è più tanto sicuro di approdare a Chiavari dove l’Entella sta corteggiando Cassano e Giannetti. A spingerlo verso Avellino è anche Enrico Preziosi che, a sua volta, sta incontrando difficoltà con Juric per ottenere il via libera al ritorno di Omeonga in Irpinia. Il baby belga si è rimesso alla volontà della società ma non ha nascosto l’ambizione di giocarsi la chance nella massima serie: «Quando ho firmato – ha dichiarato – non pensavo di restare. Giorno dopo giorno mi sto accorgendo che posso provarci ma non dipende solo da me. Sono riconoscente sia all’Avellino, che mi ha portato in Italia, che al Genoa, che ha creduto in me. Qualsiasi decisione prenderanno sul mio conto mi sta bene».Caso Money Gate. Un malore, avvertito nella nottata di giovedì, ha ieri mattina impedito all’ex presidente del Catanzaro, Giuseppe Cosentino, di essere ascoltato dai rappresentanti della procura federale scesi fino in Calabria per far luce sulla gara promozione del 5 maggio 2013. A chiedere e ottenere il rinvio a data da destinarsi è stato il suo legale Sabrina Romondelli. Al di là della consistenza del castello accusatorio, di fatto, la notizia del rinvio allontana il rischio immediato di un eventuale deferimento della società biancoverde prima dell’inizio del campionato.