Avellino: finalmente il difensore voluto

E vissero felici e contenti. Se davvero sarà così toccherà solo al campo, giudice supremo e indiscutibile, decretarlo. Di certo la telenovela si è conclusa e finalmente Riccardo Marchizza indosserà la maglia dell’Avellino. La cerimonia è prevista per questo pomeriggio allo stadio Partenio Lombardi dove il difensore centrale sarà presentato. Ieri, di ritorno da Sassuolo con il suo agente Michelangelo Minieri, si è fermato a Roma, la città che lo ha visto nascere ed esplodere calcisticamente, ed oggi arriverà in Irpinia. Per la fumata bianca però il percorso è stato lungo e tortuoso: il corteggiamento della dirigenza biancoverde è cominciato a giugno, poi il passaggio del calciatore dalla Roma al Sassuolo, seguito dalle vacanze, la frenata causata dalla concorrenza degli altri club, senza dimenticare domanda e offerta che sembravano lontane, troppo lontane. Ed infatti martedì sera l’accordo era saltato o quasi: telefonini che squillavano a vuoto e una richiesta di ingaggio troppo salata. La schiarita però è arrivata grazie alla volontà di entrambe le parti di venirsi incontro: e così l’Avellino ha rinunciato al premio di valorizzazione, previsto inizialmente dalla Roma, e il Sassuolo ha abbassato un po’ le pretese. «Siamo contenti che tutto sia finito come avevamo sperato- ha detto Taccone – e aspettiamo con ansia Marchizza. Ovviamente dovrà guadagnarsi il posto come tutti, Novellino non ha mai regalato nulla a nessuno». Classe’98, 185 centimetri per 80 chili, il centrale difensivo non è solo dotato di grande tecnica ma si distingue per la pericolosità in fase offensiva. Che sia dagli undici metri o su punizione infatti il sinistro di Marchizza, forte e preciso, suona quasi come una sentenza. Il suo modello è Andrea Barzagli, al quale somiglia per il modo di stare in campo e di giocare, ma prima di poter essere davvero paragonato al difensore della Nazionale e della Juventus dovrà ancora sudare, e non poco. Sinora la storia del calciatore parla di un mondiale, quello Under 20, concluso al terzo posto: aggregato per un anno e mezzo in prima squadra alla Roma, ha esordito coi grandi nella gara di Europa League contro l’Astra Giurgiu. Da capitano ha vinto lo scudetto Allievi 2014-15, eliminando in semifinale il Milan di Donnarumma e Locatelli, ripetendosi un anno dopo con la Primavera, con semifinale e finale giocate al Mapei Stadium, di proprietà del Sassuolo.


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