Avellino: Giacomelli nel mirino ma Novellino…

In pressing su Giacomelli, ma Novellino frena. Una giornata intera a ballare sulle punte. È quanto hanno fatto da ieri mattina dirigenti e tecnico dell’Avellino dimostrando uno scarso sincronismo nei movimenti e nei passi. Al silenzio di Leonardo Morosini, al quale era stato chiesto di fornire una risposta entro la mattinata, Enzo De Vito e Massimiliano Taccone hanno replicato con un certo attivismo invitando al ballo il Bologna. Al club felsineo, su indicazione di Walter Novellino, hanno chiesto per l’ennesima volta Filippo Falco, 25enne che il giorno precedente aveva dato il suo assenso al trasferimento in Irpinia dopo la telenovela dello scorso anno. Stavolta a congelare momentaneamente l’operazione con l’ex Benevento è stato direttamente Roberto Donadoni. Il tecnico emiliano, appena ha saputo di aver perso per infortunio Cesar Falletti per i prossimi due mesi, ha chiesto di ritirare l’esterno dal mercato. Animati da spirito propositivo, i due direttori si sono rimessi al telefono imbattendosi nel ds del Vicenza, Moreno Zocchi. Oggetto della discussione è stato Stefano Giacomelli, 27 anni, capitano dei biancorossi con sulle spalle 5 stagioni, 164 presenze ma meno di 20 reti all’attivo con la maglia che fu di Paolo Rossi. La trattativa, partita da una base d’asta accessibile di 150mila euro, è stata talmente veloce che è stato fissato persino un appuntamento in Irpinia, per le 17 dello stesso pomeriggio, con Tullio Tinti, agente del calciatore. L’incontro, che doveva essere interlocutorio presso l’Hotel Cappuccino di Capriglia, in realtà ha prodotto subito un esito positivo. Calciatore e società di appartenenza, dopo aver accettato le proposte dell’Avellino, si sono dichiarati pronti a concludere il trasferimento in serata. In maniera inaspettata, però, ad interrompere il ballo è stato Walter Novellino. Mentre dirigeva l’allenamento del pomeriggio, informato telefonicamente dell’affare ormai dirittura d’arrivo, il tecnico ha chiesto di prendere tempo. L’allenatore di Montemarano, senza peli sulla lingua, ha comunicato ai dirigenti che per lui «Giacomelli è una valida alternativa a Bidaoui e lo accoglierebbe a braccia aperte solo nel caso in cui l’Avellino gli acquistasse pure una seconda punta da almeno dieci reti a stagione». Diversamente, ha sottolineato Novellino, meglio insistere ancora su Leonardo Morosini, Filippo Falco o Mattia Mustacchio che non hanno ancora declinato le proposte e hanno caratteristiche in grado di coprire il doppio ruolo. Fin qui la comunicazione via cavo a cui è successivamente seguito un confronto de visu con i direttori nel chiuso dello spogliatoio del Partenio-Lombardi. È stato così che, quasi all’imbrunire, il ballo con Stefano Giacomelli è stato rinviato a data da destinarsi ma, a questo punto, le possibilità che possa andare in pista sono davvero scarse. Diversamente il ballo con Matteo Ardemagni è andato in scena senza difficoltà con tanto di foto ufficiale per il prolungamento fino al 2020. L’attaccante milanese, sul quale si erano fatte timidamente avanti Cremonese e Foggia, è stato accontentato come richiesto al termine della stagione dal suo agente Stefano Lombardi. Si è chiusa così una convulsa giornata di trattative che ha fatto registrare un passo falso, inaspettato e inopportuno, tra dirigenti e allenatore. Tra le parti, comunque, in giornata ci sarà un nuovo incontro per pianificare i prossimi obiettivi. Come scritto nella lista della spesa da Novellino, infatti, oltre al difensore, che salvo colpi di scena sarà Marchizza del Sassuolo, bisognerà prendere un mediano che possa sostituire Omeonga rimasto a Genoa.


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