Avellino: Marchizza e le scelte di Novellino

«Scusate il ritardo – ha esclamato il difensore – ma non è dipeso da me». Successivamente, in sala stampa, ha chiarito alcuni retroscena dell’estenuante trattativa: «In realtà – ha svelato – sono tre anni, dal primo di Primavera, che avevo dato la mia parola al direttore De Vito. Senza il passaggio al Sassuolo sarei arrivato nel primo giorno di mercato ma, giustamente, la mia nuova società ha inteso valutarmi in ritiro. A loro, però, ho sempre detto che in caso di cessione ci tenevo a venire qui. Lo avevo promesso al direttore, al presidente ma anche al mister che mi ha chiamato spesso in questi mesi. Per me sarà un onore lavorare con lui e tentare di migliorarmi. Mi ispiro a Barzagli, ma meglio non fare paragoni». Posate e misurate le parole sui compagni di squadra appena conosciuti: «Entro in punta di piedi – ha aggiunto – in uno spogliatoio dove sono l’ultimo arrivato. Giorno dopo giorno proverò a guadagnarmi il posto in mezzo ad un’ottima batteria di centrali. Nel complesso siamo una buona tutta la squadra. Possiamo giocarcela con tutti e non vedo l’ora di vedere dal vivo la Curva Sud che mi ha accolto con grande calore». Queste le prime parole da biancoverde di Marchizza. Almeno tre, invece, sono i dubbi di formazione che il trainer si porta dentro. Il primo risiede tra i pali. Radu, che non ha incantato nelle gare di Tim Cup e a Cremona sarà assente perché convocato in nazionale under 21, potrebbe cedere il posto a Lezzerini. Scelte scontate, invece, quelle che si profilano in difesa dove Laverone, Suagher, Migliorini e Rizzato andranno a comporre il pacchetto arretrato con davanti una mediana un po’ inedita. Complice la botta al piede rimediata in allenamento da Moretti, la linea di centrocampo che parte da Molina passando per Di Tacchio e D’Angelo potrebbe concludersi con l’inserimento di Lasik. Lo slovacco, da appena una settimana in gruppo, è dato in vantaggio su Falasco che non ha convinto l’allenatore nelle prove generali effettuate sabato scorso contro il Frosinone. La vera sorpresa di domani sera, però, si chiama Gigi Castaldo. Il bomber dei 57 sigilli con la casacca biancoverde sta bene ed è sicuramente più integrato negli schemi varati fin dal ritiro di Cascia rispetto a Leonardo Morosini, ex più atteso della serata che ha bisogno di tempo per farsi apprezzare.


Articolo precedenteSalernitana: Bollini e le parole che sono importanti
Articolo successivoBenevento: tra campionato e mercato