Prima che i carabinieri scoprissero l’auto con l’arsenale del clan Pesce-Marfella a Pianura grazie alla confessione del boss pentito Pasquale Pesce ‘e bianchina l’altro ieri sera è scattato l’allarme in via Claude Monet, nei pressi della palazzina in cui abita una stretta congiunta del giovane ras Giovanni Bellofiore, ritenuto legato al clan Pesce.
Anche in questo caso sarebbero stati esplosi una dozzina di colpi di pistola come avvenuto qualche sera prima a Soccavo in via Ernesto Ricci. Solo che questa volta hanno fatto fuoco con un revolver visto che non sono stati trovati bossoli. la polizia ha anche fermato alcuni pregiudicati della zona sottoponendoli all’esame dello Stube e poi rilasciati. Giovanni Bellofiore lo scorso aprile era rimasto ferito in un agguato scattato una domenica pomeriggio. Fu centrato da un proiettile al gluteo. ma i killer avevano intenzione di ucciderlo. Lui riuscì a schivare i proiettili e a fuggire nel suo palazzo in via Brancaccio. Bellofiore a marzo scorso salvò la vita al ras di Pianura, Vincenzo Foglia e al figlio Alfredo, dando l’allarme appena in tempo nel corso di un agguato in via Duca d’Aosta.Un gruppetto di persone tra cui Bellofiore si trovava nei pressi di un circolo riceativo quando arrivarono una moto e un furgone con uomini armati pronti a fare fuoco. Bellofiere si accorse in tempo e diede l’allarme. Ci fu un fuggi fuggi generale e il commando dovette desistere perché c’erano anche mamme con bambini in zona e si correva il rischio di uccidere persone innocenti. Bellofiore a gennaio era stato arrestato perché trovato in possesso di 35 dosi di marjiuana nascoste in un modellino di moto del figlio.
(nella foto il ras Giovanni Bellofiore)