Ci sono i fratelli luigi e Michele Cuomo ma c’è soprattutto il vecchio boss cutoliano Antonio Pignataro dietro le ultime elezioni comunali a Nocera Inferiore che hanno eletto sindaco Manlio Torquato del Pd. Con il vecchio boss uscito dal carcere lo scorso anno per motivi di salute, nell’inchiesta sono finiti il consigliere comunale dei Riformisti Carlo Bianco, Luigi Sarno e Ciro Eboli (cognato del boss Luigi Cuomo). Dalle indagini è emerso che il gruppo che faceva capo al boss Pignataro aveva accettato di sostenere con i propri voti l’elezione al consiglio comunale di Carlo Bianco in cambio di un interessamento di quest’ultimo nel cambio di destinazione d’uso di un fondo ubicato nelle vicinanze della proprietà della Diocesi di Nocera sul quale si registrava un diretto interessamento e coinvolgimento dello stesso Pignataro, di Ciro Eboli e Antonio Cesarano. Ma vi è di più perché il pregiudicato Luigi Sarno, sempre grazie alla forza intimidatrice del boss Pignataro aveva messo in piedi un servizio di attacchinaggio di manifesti elettorali quasi in regime di monopolio tanto da arrivare a minacciare chi come il candidato Mario Stanzione della lista “Populisti Identitari” aveva declinato l’offerta. Lo stesso Sarno, sempre in accordo con Pignataro, aveva deciso di sostenere l’elezione (anche questa avvenuta) al consiglio comunale di Nicola Maisto della lista “Uniti per Torquato” in appoggio al sindaco eletto. Sarno aveva proposto agli elettori 50 euro per ogni voto espresso e fotografato a favore di Maisto. per la cronaca Maisto è stato eletto in consiglio comunale con 368 preferenze. Ma il gruppo si era anche diviso politicamente visto che Ciro Eboli aveva deciso di candidarsi con il centrodestra e con la lista “D’Acunzi sindaco per Nocera” ottenendo 285 preferenze determinando anche il risentimento di Carlo Bianco “tradito” dai suoi correi nonostante avesse mantenuto le sue promesse elettorali.
Antonio Esposito
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