Ferì a colpi di pistola il suo amico culturista, chiesto il giudizio immediato per Cascetta

La Procura di Nocera Inferiore ha chiesto il giudizio immediato per il culturista Vincenzo Cascetta, accusato di aver ferito a colpi di pistola il suo collega Pietrangelo Campitelli. L’episodio si è verificato il 28 maggio scorso all’esterno di di un bar in via Marconi a Pagani. Il pm Ernesto Caggiano, dopo aver chiesto in appello l’aggravamento della misura per Cascetta, attualmente ai domiciliari, ritiene di avere prove sufficienti per fissare subito il processo. L’accusa è quella di tentato omicidio, derubricata in lesioni gravi dopo l’interrogatorio di garanzia del gip. Sarà il giudice per l’indagine preliminare valutare ora le prove dalla procura per la richiesta di giudizio immediato.

Alla base della lite sfociata nel ferimento a colpi di pistola tra Cascetta e Pietrangeli ci sarebbe stato un giro di sostanze dopanti. Almeno così ha raccontato, cercando di difendersi, in questi mesi, lo sparatore.  “Mi ero allenato con un trainer in palestra  che mi aveva dato prodotti dopanti. Quando gli dissi di voler interrompere gli allenamenti, mi minacciò per paura che rivelassi del traffico di anabolizzanti. Per questo Campitelli mi aveva assalito”. Nel bar Fidema  oltre a Campitelli e Cascetta c’era anche un altro culturista. E dopo che gli ultimi due avevano discusso sarebbe nata la lite con Campitelli  durante la quale Cascetta avrebbe fatto fuoco due volte contro il collega. Nel motivare la decisione degli arresti domiciliari per Cascetta il gip aveva scritto: “Non vi era volontà di uccidere, vista la distanza ravvicinata e la pistola tenuta verso il basso. Lo sparatore non sarebbe scappato non appena Campitelli lasciava la presa nella colluttazione, accontentandosi di averlo solo ferito. I colpi erano solo estrinsecazione della volontà di liberarsi dalla morsa di un’aggressione”. Anche se “La scelta di portarsi armato di pistola all’interno di un bar integra una condotta sproporzionata rispetto alla banalità della discussione in corso. La totale mancanza di autocontrollo e la disarmante semplicità con cui si passava da un diverbio verbale all’uso disinvolto di una pistola costituivano sintomo evidente di una propensione al delitto violento che andava arginato con un intervento cautelare”. Ora arriva la richiesta di giudizio immediato e quindi di condanna per Cascetta.

( nella foto Pietrangelo Campitelli e Vincenzo Cascetta)

 


Articolo precedenteViolenza sessuale e lesioni alla compagna arrestato noto chirurgo romano
Articolo successivoUna testimone: “Ciro Guarente aveva già picchiato e minacciato Enzo Ruggiero nel 2015”