I familiari di Carlo Marigliano: “I suoi assassini non dovranno mai stare in libertà”

“Chiediamo giustizia. Queste persone in libertà non dovranno mai stare”. E’ categorico Fabio Vizzaccari, uno dei cognati di Carlo Marigliano il 35enne  turista napoletano assassinato a Little Rock in Arkansas da una coppia di banditi, un uomo e una donna arrestati dalla polizia nel giro di una settimana. Sono rientrati in Italia nella tarda mattinata di oggi, Ciro Marigliano, il tassista napoletano, padre della giovane vittima e gli altri parenti che erano volati negli Stati uniti lo scorso week end appena saputa la notizia della morte di Carlo. E mentre rientravano in Italia sono stati avvisati della cattura anche di  Charina Fort, la 30 enne complice del 35enne Andre Jackson, colui che materialmente ha premuto il grilletto e che era stato preso tra il 4 e il 5 agosto. La salma di Carlo Marigliano, vittima di una rapina finita male, rientrerà in Italia la prossima settimana. Il tempo di sistemare le pratiche burocratiche da parte del consolato italiano insieme con i familiari della vittima che vivono in America. Anche se la polizia America così celere nel catturare i responsabili dell’omicidio non ha ancora spiegato ai familiari il movente. “Non sappiamo ancora come e perché è successo. Sappiamo solo che hanno catturato gli assassini”, ha spiegato Ciro Marigliano al suo rientro. E poi ha aggiunto: “Hanno fatto un lavoro di indagine veloce e anche i giornali americani hanno seguito la vicenda con molta attenzione perché è la prima volta che viene ucciso un turista. Comunque tutta la nostra famiglia vuole ringraziare la polizia di Little Rock per il lavoro svolto. Torneremo sicuramente in America per seguire il processo”.


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