L’Ordine dei giornalisti della Campania “e’ al fianco dei giornalisti del Fatto quotidiano Vincenzo Iurillo e Marco Lillo. Nei loro confronti il pm aveva chiesto di intercettare i telefonini, richiesta rigettata dal gip, con l’obiettivo di scoprire le fonti di alcuni articoli. Una procedura che e’ contro i principi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. E’ quanto si legge in una nota dell’Ordine dei giornalisti della Campania, a proposito di quanto reso noto oggi dallo stesso Fatto Quotidiano. Nel giornale si sottolinea come la procura di Napoli avrebbe voluto intercettare il vicedirettore Lillo, il giornalista Iurillo e il capitano del Noe Gianpaolo Scafarto per “individuare il responsabile della rivelazione del segreto d’ufficio avvenuta con la diffusione dell’informativa del Noe del 9 gennaio 2017 e dell’intercettazione del 2 marzo 2017 tra Matteo Renzi e il padre Tiziano”. Il gip, pero’, ha “stoppato” i pm, respingendo la richiesta della procura. “Iurillo, Lillo e tutti i giornalisti italiani continuino a lavorare in nome e in difesa della liberta’ di informazione, L’Ordine della Campania sara’ al loro fianco in ogni sede”, conclude la nota.