Tra le quattro vittime dell’agguato avvenuto a San Marco in Lamis c’e’ il presunto boss Mario Luciano Romito, di 50 anni, di Manfredonia, ritenuto dagli investigatori uno degli esponenti di spicco dell’omonimo clan che negli ultimi anni si e’ contrapposto al clan dei Libergolis nella cosiddetta faida del Gargano. Con lui, a bordo della vettura, c’era il cognato, Matteo De Palma, che gli faceva da autista, anche lui morto all’ istante. Obiettivo del commando – secondo gli investigatori – era Romito. Secondo la ricostruzione fatta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia che indagano sull’episodio, un’automobile con i sicari a bordo avrebbe affiancato il maggiolone a bordo del quale si trovavano Romito e De Palma, aprendo il fuoco con un fucile d’assalto Kalashnikov AK-47 e un fucile da caccia calibro 12, uccidendo sul colpo, con una sventagliata di proiettili, Romito e De Palma per poi inseguire e uccidere le due persone a bordo del Fiorino. Secondo gli inquirenti, che non escludono al momento nessuna ipotesi, potrebbe trattarsi di una vendetta collegata a qualche omicidio avvenuto in precedenza.Â
Romito è esponente di spicco di una famiglia in lotta feroce contro i Libergolis. Si tratta di due famiglie di allevatori di Manfredonia. L’uomo era scampato in precedenza a ben due agguati nel 2009 e nel 2010. Nel secondo caso rimase ferito gravemente mentre il nipote Michele, 23 anni, venne ucciso. In precedenza era stato ucciso il fratello Franco, padre di Michele e fratello di Mario Luciano.
Sono Alessio e Luigi Luciani, due contadini, testimoni involontari del duplice omicidio del boss Mario Luciano Romito e di suo cognato, Matteo De Palma, le altre due vittime dell’agguato compiuto a San Marco in Lamis da un commando armato composto da persone non ancora identificate. Secondo quanto si e’ saputo, sembra certo che i due a bordo del Fiorino siano contadini del luogo che nulla avrebbero a che fare con il boss e il cognato, veri bersagli dei killer. Nel Fiorino sono stati trovati attrezzi utilizzati per coltivare la terra. I due contadini uccisi perche’ testimoni del duplice omicidio di Mario Luciano Romito, di 50 anni, e di suo cognato Matteo De Palma, di 44, sono due fratelli: Luigi e Aurelio Luciani, rispettivamente di 47 e di 43 anni. Erano a bordo del Fiorino e dopo il duplice omicidio avvenuto sotto i loro occhi, sono fuggiti ma sono stati inseguiti e costretti a fermarsi. A quanto sembra, uno dei due fratelli e’ sceso dal mezzo ed avrebbe tentato di fuggire a piedi ma dopo aver percorso solo pochi metri e’ stato raggiunto dai killer e ucciso.Â