L’ Isis: “ora tocca a Italia”. Viminale espelle 3 stranieri. Allerta alta anche a Napoli

Dopo Barcellona l’ Italia affina e rafforza l’apparato di sicurezza gia’ dispiegato. Ad alzare la tensione e’ anche una minaccia firmata Isis, che sul canale di comunicazione usato dai jihadisti su Telegram, indica l’Italia come “prossimo obiettivo”: a riferirlo e’ il Site, il sito Usa che monitora l’estremismo islamico sul web. Gli apparati di sicurezza, a livello centrale e territoriale, stanno tarando le contromisure, puntando a ‘blindare’ strade e aree nevralgiche delle citta’, ma anche tenendo alta la vigilanza sui foreign fighters (125 quelli monitorati) e sui soggetti a rischio: il Viminale ne ha espulsi tre. Roma pensa a barriere nei punti chiave, come via del Corso e via dei Fori Imperiali; e studia una ‘stretta’ sui controlli dei camion e degli Ncc, le auto a noleggio con conducente che spesso sono van con vetri oscurati. Rafforzamento della sicurezza anche a Milano, con barriere agli accessi della Galleria Vittorio Emanuele e presto in zona Darsena e navigli. Verona chiude piazza Bra’, la piazza dell’Arena, con ‘new jersey’ in cemento. Protezioni e sbarramenti in arrivo anche a Napoli e a Firenze. Militari e squadre speciali antiterrorismo restano a presidio nei principali centri. Ma accanto al controllo del territorio, sono le espulsioni l’altra ‘arma’ di prevenzione messa in campo. Ad una lista che vede raddoppiare i dati rispetto al 2016, si sono aggiunti altri tre provvedimenti di allontanamento per motivi di sicurezza disposti dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, che portano a 70 il numero degli espulsi nei primi 7 mesi e mezzo del 2017. E a Torino altri cinque extracomunitari sono stati espulsi dal prefetto per “indole violenta e criminale”: sono tutti giovanissimi, tra 19 e 21 anni, come i componenti della cellula dell’attentato a Barcellona. Arrivati in Italia da minorenni non accompagnati, presi in carico dai servizi sociali, non hanno completato gli studi ne’ si sono adeguati alle regole delle strutture in cui erano inseriti, e hanno poi intrapreso una vita da balordi tra furti e piccole rapine. Dei provvedimenti emessi dal Viminale, invece, due riguardano cittadini marocchini – altro elemento che richiama l’attacco a Barcellona cosi’ come la nazionalita’ dell’assalitore che ha colpito a Turku, Finlandia. Il piu’ giovane, 31 anni, era stato fermato a luglio dai carabinieri di Tortona (Alessandria) per il furto di un minibus della societa’ di trasporto pubblico e gia’ nell’aprile 2016 era stato intercettato in stato psicotico mentre si proclamava seguace dello Stato islamico. L’altro, 38enne, ha una storia di radicalizzazione in carcere: ad aprile, dopo la strage di Stoccolma, festeggio’ per l’attacco terroristico. Il terzo espulso e’ un siriano, arrestato nel 2015 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; sottoposto ad obbligo di dimora in una cooperativa di Brognaturo, in Calabria, ha tenuto condotte violente e dopo l’attacco di Manchester ha inneggiato alla jihad. 


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