Ore contate per gli aggressori dell’ex direttore sportivo del Savoia

Ore contate per gli assalitori di Aniello “Mezakim” Langella, il 43enne,  ex direttore sportivo del Savoia calcio, torturato e ridotto in gravi condizioni in un appartamento nel centro storico di Eboli dove l’uomo era andato in compagnia della moglie. Aniello è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico nell’ospedale di Eboli e le sue condizioni sono decisamente migliorate. nella serata di ieri è stato anche trasferito in reparto medicina. Dopo aver ascoltato la moglie che ha riferito ai carabinieri di non conoscere gli assalitori del marito che sono fuggiti subito dopo la violenta aggressione gli investigatori sperano di sentire già in giornata Aniello Langella che dovrà spiegare oltre al motivo del pestaggio e della visita in quella casa di Eboli, anche chi sono le persone che lo hanno ridotto quasi in fin di vita. L’ex direttore sportivo del Savoia, ha avuto un passato burrascoso con precedenti per contrabbando ma da qualche anno stava rigando diritto gestendo un bar a Torre Annunziata. Di certo la brutale aggressione è avvenuta dopo una lite sicuramente nata per motivi economici. La visita di “mezakim” della moglie era iniziata nella maniera conviviale visto che sul tavolo della cucina, dove poi c’è stata l’aggressione e il pestaggio, so o state trovate della tazze di caffè che la famiglia di ucraini aveva offerto agli ospiti. Segno che si conoscevano oppure segno che con l’ospite si stava per aprire una trattativa economica. Gli inquirenti non escludono che l’aggressione di Langella sia in qualche modo legata all’inchiesta che due settimana fa ha portato in carcere una dozzina di spacciatori legati ai gruppi di Maurizio Ciancio detto “Ciancitiello” e a Cosimo Marotta in cui sono coinvolti alcuni personaggi di Torre Annuziata legati al clan Gionta.


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