Pestato a morte in discoteca, l’amico di Niccolò: “Nessuno ci ha aiutato”

“Niccolo’ ha tentato di difendersi ma non ce l’ha fatta, l’abbiamo visto cadere, abbiamo cercato di fare il possibile per salvarlo ma le abbiamo prese. Non sapevamo come difenderci da quelle belve”. Cosi’ Alessandro Cattani, amico del giovane Niccolo’ Ciatti, ucciso a Lloret de Mar dopo un pestaggio, racconta l’accaduto a Repubblica. “Abbiamo chiesto aiuto piu’ volte, ma inutilmente. Anche quando i tre aggressori sono scappati abbiamo urlato alla gente di aiutarci. Ma nessuno si e’ fatto avanti”, afferma. Nemmeno buttafuori e staff del locale, “nessuno”. “Nessuno e’ corso a salvare Niccolo’. Invece avrebbero potuto fermare quelle belve… Noi non ci siamo riusciti, come potevamo da soli… Tutti noi amici di Niccolo’ ci siamo buttati in mezzo, ma siamo ragazzi normali, non c’eravamo mai trovati in una situazione del genere. Abbiamo cercato di proteggere Niccolo’ ma le abbiamo prese tutti e siamo caduti a terra. Abbiamo fatto il possibile ma non e’ bastato”. “Quando e’ scoppiato il finimondo, io ero poco piu’ avanti, e Niccolo’ invece stava camminando dietro di qualche metro. All’improvviso tra la folla e’ stato spintonato da qualcuno, come succede spesso in discoteca. Niccolo’ si e’ girato per capire ed e’ stato colpito da uno dei giovani. Erano delle bestie, non delle persone. Non si sono fermate neanche vedendolo a terra e gli hanno tirato una pedata. E’ stato incredibile, sembravano matti. Gente addestrata a colpire. Senza scrupoli”. 


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