Salernitana: Bollini e le parole che sono importanti

Bollini parla alla vigilia del campionato cadetto e lo fa a 360 gradi. Il tecnico ieri ha incontrato la stampa all’Arechi, finalmente in una conferenza vera e propria, soffermandosi sugli obiettivi della Salernitana. Il mercato, l’organico, il ridimensionamento e, naturalmente, il Venezia tra i temi più attuali. Prima ancora che l’esordio in campionato è il mercato a tenere banco. Bollini è perentorio. «La società è stata chiara e mi ha dato delle risposte: se ci saranno delle uscite, caldeggiate dal club, potranno esserci delle entrate. In questo momento dispongo di tre portieri e 23 giocatori di movimento. Personalmente mi auguro che la rosa sia sempre ampia». L’allenatore prova ad allargare il discorso puntando l’indice sulla carenza della linea verde. «Purtroppo non possiamo disporre di un settore giovanile all’altezza. E in questa serie B è comunque dura inserire i Primavera. Ricordo che lo scorso anno la Salernitana è risultata la seconda squadra che ha fatto giocare meno elementi. Ci sono dei reparti che mi soddisfano perché riflettono il lavoro dei miei primi sei mesi in granata. Penso alla difesa e al centrocampo». All’appello manca quello più importante: l’attacco. Mancano i 22 gol di Coda e Donnarumma. Bollini non ha peli sulla lingua e ammette. «Senza Coda abbiamo delle caratteristiche ben precise da sistemare. Lo abbiamo fatto con Bocalon, che era il meglio che potevamo prendere in quel momento. Lo abbiamo fatto con Rossi, anche se non c’è una grossa tradizione dei giovani che escono dalla Primavera e fanno bene subito al primo anno. Vi garantisco, però, che in questo caso parliamo di giovane esperto». Quando gli si chiede se si sente soddisfatto della campagna acquisti, il tecnico prima è criptico e poi se la prende con il… tempo. «Sono contento del lavoro e del senso del gruppo. Intendiamoci: non è che sono insoddisfatto dei vari Gatto, Rossi o Bocalon. Anzi. Ho solo una preoccupazione, che è il tempo». Una pausa e prova a chiarire il concetto. «Li avrei voluti all’inizio del ritiro perché ci sono dei tempi atletici che vanno rispettati. Gatto non gioca una partita dal 22 aprile: poi ha fatto solo lavoro atletico con l’Atalanta. Bocalon è un giocatore importante, ma un quasi debuttante della categoria anche se ha grosse motivazioni. Di Rossi sono contento, ma non ha minutaggio. Alex e Roberto sono debuttanti in Italia; Kadi è un buon profilo, ma viene dalla serie D. Parliamo di scommesse e di promesse che a me stanno anche bene. Non sono preoccupato, infatti, ma queste sono statistiche». E siamo agli obiettivi. «I presidenti hanno detto che si parte per la salvezza. Mi è stato detto che c’erano dei ridimensionamenti e dei cambiamenti. Io non voglio illudere nessuno: l’obiettivo è il mantenimento della categoria. Considerando anche il campionato che si sta andando ad affrontare». S


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