Novanta minuti sugli spalti del Cabassi e poi via prima dei supplementari e dei rigori, non senza disappunto. Il ds Fabiani ha mal digerito l’eliminazione dalla Tim Cup di Carpi, non tanto per il risultato o la competizione, quanto più per l’atteggiamento mentale: «Siamo stati polli e vittime di noi stessi», l’accusa lanciata all’indomani del match che vedeva i granata in doppio vantaggio all’intervallo. «É stata una partita in primis importante come tappa di avvicinamento al campionato – afferma l’esperto dirigente – La squadra é partita bene, poi c’è stato un rigore alquanto dubbio e sul 2-1 gli avversari hanno acquisito motivazioni. Non vanno cercati alibi nella decisione arbitrale: non giudico il fischio, tutti possono sbagliare. Dico che le partite non finiscono al 45′ e purtroppo ci siamo adattati al Carpi. Gli abbiamo dato forza, quasi come fosse una schiacciasassi. Invece, credo si tratti di una squadra ampiamente alla portata». Poca carota e molto bastone per Fabiani, che ha assistito alla partita sabato sera al fianco di Ezio Capuano, allenatore del Modena. Proprio lì potrebbe approdare qualche elemento in uscita. «Tutto fermo su quel fronte, mentre mercoledì arriveranno Radunovic, Gatto e Asmah – dice il ds per toccare l’argomento mercato – Su Cicerelli per ora attendiamo, é un discorso diverso. La campagna trasferimenti chiude il 31 agosto e può accadere di tutto. Siamo vigili. Serve un vice Bocalon? Intanto Riccardo sta dimostrando il suo valore, se avesse segnato il rigore a Carpi la media gol, già ottima, sarebbe passata a tre in due partite. Non possiamo imbottire il ruolo con questo modulo. Ricordo che l’anno scorso giocava sempre Coda, mentre Donnarumma e Joao Silva restavano spesso a guardare. Per l’attacco non sono preoccupato». Poi, l’indice di Fabiani torna a puntare sempre lÃ: «Realizzare tre reti in trasferta non é cosa facile ed é un dato positivo. Piuttosto, bisogna lavorare sull’aspetto mentale, perché una squadra che si definisce esperta non può farsi rimontare per due volte. A maggior ragione se riesce a tornare avanti nei supplementari. Questo sarà certamente oggetto di valutazione alla ripresa da parte di Bollini, che con i suoi collaboratori sottolineerà cosa ha funzionato e cosa no». Sulla stessa falsa riga il mea culpa post partita di Alessandro Bernardini. Onestà intellettuale per il mai banale difensore centrale granata: «Bisogna rimboccarsi le maniche, abbiamo concesso tanto al Carpi e non é da noi. Se avessimo vinto 2-0, e sono sicuro che l’avremmo fatto senza la concessione del penalty che mi sembrava non esserci, non ci saremmo resi conto degli errori che commettiamo. Meglio sbagliare adesso, però, che in campionato. Vogliamo percorrere la strada giusta e vogliamo farlo tutti insieme». Medesima lunghezza d’onda per il terzino Raffaele Pucino: «Dispiace l’eliminazione per come è arrivata. Avremmo meritato il passaggio del turno anche per il grandissimo lavoro che abbiamo svolto in ritiro. Vorrà dire che utilizzeremo le due settimane che restano prima dell’avvio del campionato per conoscerci meglio tutti e migliorare gli aspetti che lo necessitano». L’ex vicentino ha lasciato il campo all’inizio dei tempi supplementari: piccola contrattura alla coscia destra. «Ho preferito non rischiare», il commento a caldo. Tra oggi e domani però Pucino potrebbe essere sottoposto a esami più approfonditi per scongiurare guai seri.