Sub morti a Ischia: notificati 5 avvisi di garanzia ai cinque che erano in acqua con le vittime

Ischia. Diedero l’allarme ma non prestarono i primi soccorsi: avviso di garanzia per i cinque sub che erano con Antonio Emanato e Lara Scamardella al momento dell’incidente. I militari della Guardia Costiera di Ischia hanno notificato cinque avvisi di garanzia con l’ipotesi di omicidio colposo nei confronti dei cinque sub che si trovavano nelle vicinanze: l’ipotesi si fonda sul fatto che i sub diedero l’allarme ma non tentarono una operazione di salvataggio prima dell’arrivo dei soccorsi. Gli avvisi sono un atto dovuto – spiegano gli investigatori – per consentire agli indagati di nominare propri consulenti e consentire di partecipare all’autopsia prevista per domani presso il II Policlinico di Napoli.

Non si sono fermate neanche per un minuto le indagini degli uomini della Guardia Costiera, coordinate dal Tenente di Vascello Alessio De Angelis, comandante dell’ufficio circondariale di Ischia. Si indaga a 360 , la Procura della Repubblica di Napoli ha raccolto gli elementi documentali per l’attività del diving di Antonio Emanato, il Sea World di Bacoli. I militari hanno accertato che la 13enne Lara Scamardella, non aveva alcun tipo di brevetto ed era in attività di addestramento. Fabio Portella, esperto istruttore di speleologia subacquea di Siracusa ed allievo di Enzo Maiorca, commenta: “Non doveva entrare neanche l’ istruttore Antonio Emanato in quella cavità senza uno specifico addestramento, cioè senza un brevetto speleologico, che comporta uno speciale addestramento ed una attrezzatura specifica”. “Ad ogni modo – conclude – l’istruttore non doveva portarci la ragazzina in addestramento”. Ed è proprio Portella a denunciare che l’Italia ha un buco legislativo su quali siano i requisiti legali (brevetti) per esercitare attività subacquea in una cavità o in una grotta: “Nel corso di un’immersione subacquea, per poter entrare in un luogo semi-aperto possono entrare tutti mentre, per poter entrare in un luogo ostruito, occorrono specifici requisiti”. “Da quel momento in poi – conclude – per le agenzie didattiche occorre il “brevetto cavern” o quello per entrare in grotta “cave”.


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