Suoni dal mondo ad Ariano Folkfestival: quattro giorni di musica ad Ariano Irpino

Quattro giorni di musica invadono Ariano Irpino, terra di confine in provincia di Avellino posizionata tra Campania, Puglia e Basilicata con un sound tradizionalmente oltre ogni barriera geografica. Ariano Folkfestival, tra i più attesi appuntamenti europei dedicati alla world music, alla sua ventiduesima edizione, si tiene da oggi a domenica. Parola d’ordine di questa edizione è sperimentazione per un viaggio che alterna folk e cumbia, rap e hip hop, jazz ed elettronica. A dare il via alla prima sera di oggi ci pensa La Yegros (Mariana Yegros all’anagrafe), per la prima volta in Italia. Arriva dall’Argentina, ma ormai la sua anima è divisa tra Buenos Aires e il sud della Francia. Conosciuta come “La Regina della Nu Cumbia”, il soprannome è più che mai calzante, meritato a suon di concerti grazie a quella che “The Fader definisce “una voce spaziale” e The Indipendent “dagli effetti vocali precisissimi”. Sempre questa sera sul palco anche La Inédita, dal Perù. Uno stile e un genero unico, di cui i quattro componenti sono inventori e detentori: il chichamuffin, una fusione di chicha (la tradizionale cumbia peruviana), reggaemuffin e dancehall con sottili tracce di hip hop. Protagonisti anche i Puerto Candelaria, la più innovativa, controversa e audace proposta musicale dalla Colombia degli ultimi decenni. Un’esplosione di suoni tra underground rebel cumbia e colombian style jazz che attraversa i confini e rompe ogni schema. Domani si viaggia tra Africa, Sud America e Russia. Il gigante della musica afro, Orlando Julius divide il palco con gli inglesi The Heliocentrics, band di culto capitanata da Malcom Catto e Jake Ferguson. In Irpinia arrivano con il progetto Jaiyede Afro, in cui il sassofonista nigeriano ha riarrangiato, rielaborato e inciso brani inediti. Tra le immense cattedrali e i villaggi solitari e più remoti della Russia portano gli Oligarkh, da San Pietroburgo, che esplorano la memoria popolare profonda e i canti ortodossi, si muovono abilmente tra folk ed elettronica. I ritmi del Brasile salgono poi sul palco con i 10 strumentisti che compongono Bixiga 70, da San Paolo, originale progetto artistico che mescola l’afro-beat con il funk americano e la cumbia, condito da echi di reggae, ritmi latin e brillanti intuizioni sonore. Sabato spetta al “Re dello Swing”, Emanuele Urso and his big band incantare Ariano. Un progetto musicale nuovissimo: ripropone gran parte degli arrangiamenti scritti da Fletcher Henderson per Benny Goodman, un grande repertorio di cui è venuto in possesso grazie a una donazione privata. Dall’Ucraina, pronti a far scatenare il pubblico, arrivano gli Ot Vinta, inventori e fondatori di uno stile musicale unico e originale, l’Ukrabilly, con fan in tutto il mondo, dal Giappone all’Olanda. E ancora: i Kumpania Algazarra, band portoghese per uno stile gitano unito ai battiti balcanici, muovendosi tra folk, ska e reggae. Sabato anche l’incontro con Moni Ovadia Stage Orchestra. Domenica arrivano i londinesi Ephemerals, unica data italiana del tour estivo, per un soul che spazia tra elementi di jazz, rock e hip hop e Shantel, poliedrico musicista e produttore tedesco con origini divise tra Romania e Ucraina, l’imperatore di un magico mix tra musica dell’Est e battito hi-tech. Chiude la line up l’esplosione di energia e felicità dei La Pegatina, gruppo spagnolo di ska e rumba.


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