Si è avvalso della facoltà di non rispondere Paulo Francisco da Silva, il 37enne di origine brasiliana accusato di tentato omicidio, rapina e sequestro di persona nei confronti dell’attore e regista napoletano Roberto Azzurro, ancora ricoverato al Rummo di Benevento per le ferite riportate. Per l’uomo, residente a Benevento, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri per ricostruire i fatti della notte di venerdì scorso. Secondo le ipotesi degli inquirenti, i due si sarebbero conosciuti per la prima volta proprio la notte della presunta aggressione a Paupisi. Azzurro, come testimoniano le immagini riprese dalla videosorveglianza comunale, avrebbe raggiunto il luogo della tragedia a bordo della sua utilitaria. Stando alle ricostruzioni, l’artista sarebbe stato poi avvicinato dal brasiliano che era in bicicletta. Dopo una breve conversazione l’artigiano avrebbe tentato un approccio ma l’attore ne avrebbe rifiutato le avances. A quel punto sarebbe esplosa l’ira dell’uomo che lo avrebbe ripetutamente colpito al volto e alla gola. Dopo l’aggressione, come ricostruisce Il Roma, il 37enne avrebbe cercato di chiudere Azzurro nel bagagliaio dell’auto per trasportarlo fino al fiume Calore dove era intenzionato a gettare il corpo da un cavalcavia. Tentativo che sarebbe poi fallito perché l’artista, nonostante le gravi condizioni, si sarebbe ribellato. Da qui l’abbandono del corpo in zona Paupisi. Poi l’artigiano 37enne si sarebbe messo al volante dell’auto di Azzurro non riuscendo ad allontanarsi di molto. Il veicolo infatti è stato rintracciato in un’area di servizio a Termoli.