Esiste un rapporto di causa-effetto tra interventi di abusivismo edilizio e i crolli di edifici? Ci sono stati casi di inosservanza delle norme antisismiche? Oppure, come sostengono diversi amministratori locali, i cedimenti delle strutture hanno riguardato esclusivamente case antiche, edificate con materiale friabile e per questo fragili da non reggere a una scossa pur di non rilevante entita’? Sono gli interrogativi ai quali gli inquirenti della procura di Napoli, che hanno avviato gia’ all’indomani della scossa gli accertamenti preliminari, cercheranno di dare una risposta per individuare eventuali responsabilita’. Oggi intanto nuovo sopralluogo dei magistrati sull’isola. Il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli ed il sostituto Michele Caroppoli si sono recati a Ischia per una ricognizione nei luoghi maggiormente colpiti dal sisma di lunedi’ sera, in particolare a Casamicciola dove sono morte due donne e numerose persone sono rimaste ferite. I magistrati della procura sono in contatto con polizia e carabinieri, con la Protezione civile e i vigili del fuoco. Gli esperti dovranno accertare se i crolli siano stati determinati dalla scadente qualita’ del materiale di costruzione o da opere abusive e altre cause. Borrelli e Caroppoli, al termine del sopralluogo, hanno nominato due ingegneri come consulenti tecnici ai quali, al momento, e’ stato conferito l’incarico di consentire la messa in sicurezza dello stato dei luoghi dove si sono verificati i crolli con modalita’ tali da poter consentire successivamente gli accertamenti per stabilire le cause. In pratica in questa prima fase i tecnici dovranno coordinare gli interventi per la conservazione dello stato dei luoghi. Dell’avvio dell’inchiesta ha parlato il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, che ha confermato che si stanno raccogliendo elementi per l’eventuale apertura di un fascicolo per le ipotesi di reato di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. “Sono nel quadro ordinario delle valutazioni possibili in questo momento”‘ ha dichiarato ai microfoni di ‘6 su Radio 1. Il procuratore ha poi specificato che si tratta di un “quadro complesso e bisognoso di approfondimenti”. Sul possibile legame tra il fenomeno dell’abusivismo edilizio e il crollo di alcuni edifici sull’isola, il capo della Procura di Napoli ha dichiarato: “Non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell’edilizia illegale e dell’abusivismo edilizio. All’abusivismo edilizio corrisponde una delle priorita’ del lavoro della procura della Repubblica di Napoli; un fenomeno che in Campania ha dimensioni straordinariamente gravi e come tale va affrontato”. Infine sulla presenza di abusivismo di necessita’ nella zona di pertinenza della Procura di Napoli, Melillo ha concluso: “a dimensione di necessita’ e’ nettamente inferiore a quella speculativa e strettamente criminale del fenomeno dell’abusivismo edilizio”. Alcuni abitanti di Casamicciola sono convinti che siano stati lavori abusivi all’origine di alcuni crolli. Come Francesco, che abita vicino al palazzo dalle cui macerie sono stati tratti in salvo i tre bambini. “Hai voglia a dirgli: non costruite due, tre, cinque piani, perche’ qui e’ tutta zona sismica e un piccolo movimento butta il palazzo a terra. Lo dicevo tutti i giorni”, ha detto al Tg2. “Al primo piano c’era una cantina antica e hanno costruito sopra. Il palazzo crollando ha buttato pure la casa mia a terra. E’ un guaio, ho la casa distrutta, la dobbiamo solo abbattere”.