Terremoto a Ischia, la seconda vittima è una turista. I feriti sono 42, 15 ancora in ospedale

Si chiamavano Lina Balestrieri e Marilena Romanini le due donne decedute nella serata di ieri a Ischia in seguito ai crolli dovuti alla scossa di terremoto delle 20.57. Le vittime, rispettivamente di 59 e 65 anni, sono state travolte dalle macerie e sono spirate sul colpo. Lina Balestrieri, originaria di Barano d’Ischia e madre di sei figli, è stata travolta da calcinacci e pietre della chiesa di Casamicciola dove si stava recando per un incontro di preghiera. La seconda vittima era originaria di Brescia, ma da tempo risiedeva a Monte San Giusto, in provincia di Macerata. La donna era ospite a casa di amici e ha trovato la morte mentre era in vacanza.

 “Si può dichiarare chiusa l’attività di emergenza-urgenza sanitaria in favore delle vittime del terremoto che ha colpito l’isola di Ischia nella serata di ieri”. Lo riferisce nell’ultimo aggiornamento l’Asl Napoli 2 Nord, spiegando che “in queste ore sono stati trattati dai sanitari dell’ospedale Rizzoli e dal Servizio di emergenza 118 dell’Asl circa 42 feriti, di cui solo 16 hanno richiesto un ricovero. Uno è stato trasferito già nella notte di ieri al Cardarelli, a causa di gravi ferite che richiedevano cure di alta specializzazione”. Restano quindi “15 pazienti ricoverati presso l’ospedale Rizzoli di Ischia, ospitati in ortopedia (4 pazienti), pediatria (3), chirurgia (4)”. Inoltre, “alle 15.30 di oggi sono terminati gli ultimi interventi chirurgici volti a ridurre le fratture e ricomporre le ferite”.  Ciro, l’ultimo dei tre fratelli estratti dalle macerie a Casamicciola giunto in ospedale a seguito delle ferite dovute al sisma, “ha riportato una frattura di media gravità al piede destro”, si legge ancora nel bollettino. “Tutti i feriti e i familiari sono stati supportati dall’intervento di 4 psicologi e uno psichiatra del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl. I sanitari prevedono che entro 5 giorni tutti i feriti ricoverati presso il Rizzoli possano tornare a casa”. I tecnici dell’Asl Napoli 2 Nord hanno “verificato positivamente le condizioni di agibilità di tutte le proprie strutture presenti sull’isola. In ogni caso – conclude l’azienda – la direzione ha già chiesto all’Ordine degli ingegneri e degli architetti della Provincia di Napoli di collaborare al fine di effettuare ulteriori verifiche”. 


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