A un mese dal crollo di rampa Nunziante a Torre Annunziata partono gli accertamenti tecnici

E’ stata fissata per questa mattina alle 10,30, a un mese esatto dal crollo della palazzina di via Nunziante 15 a Torre Annunziata, la procedura di accertamenti tecnici non ripetibili degli strumenti elettronici sequestrati (personal computer, hard disk, unità removibili esterne, memorie USB). Il sostituto procuratore Andreana Ambrosino ha fatto notificare ai 13 indagati, alle persone offese (i familiari degli otto morti) e ai loro difensori l’avviso per il conferimento degli incarichi ed eventuale espletamento con la facoltà, per tutti, di nominare propri consulenti tecnici. Risalgono a quattro giorni fa le due novità sull’inchiesta della procura torrese. La più significativa è quella di un tredicesimo indagato, l’operaio Pasquale Cosenza, che potrebbe essere stato uno di quelli impiegati nei lavori di ristrutturazione dell’appartamento al secondo piano, quello in cui, sin dal primo momento, si è ipotizzato ci fossero stati interventi demolitivi tali da poter provocare il cedimento della struttura. 

E mentre gli inquirenti continuano a cercare gli altri operai del cantiere, sono indagati per disastro e delitto colposo di danno, di omicidio colposo i proprietari degli immobili: l’avvocato Roberto Cuomo (amministratore del condominio) e la moglie Ilaria Bonifacio, i coniugi Fortunato Massimiliano Lafranco e Rosanna Vitiello, l’architetto Aniello Manzo, i giovani coniugi Emilio Cirillo e Luisa Scarfato, Marco Chiocchetti, Gerardo Velotto (il commerciante con il quale i coniugi Lafranco Vitiello avevano siglato una scrittura privata e che avrebbe dovuto perfezionare l’acquisto alla fine del mese di luglio dell’appartamento al secondo piano, quello su cui si concentrano le attenzioni degli inquirenti); il progettista Massimiliano Bonzani, il titolare della ditta che doveva svolgere lavori di ristrutturazione Pasquale Perna, l’operaio Marco Di Martino.

Sempre due giorni fa i periti nominati dalla procura – gli ingegneri Nicola Augenti e Andrea Prota – hanno dato il via alla messa in sicurezza della palazzina consentendo, prima dell’avvio dell’intervento, che i consulenti tecnici delle parti potessero ispezionare il cantiere e fare fotografie assistendo poi alle operazioni da una zona protetta esterna al cantiere. Nel tragico crollo del 7 luglio scorso, avvenuto alle 6,20 del mattino, hanno perso la vita tre nuclei familiari: quello dei Cuccurullo (Giacomo con la moglie Adele Laiola il figlio Marco di 25 anni), quello dei Guida (il papà Pasquale, la mamma Anna Duraccio e i loro figli Francesca di 14 anni e Salvatore di 8); la sarta Pina Aprea che viveva da sola. L’esito degli esami autoptici è stato di morte per traumi e asfissia. Molto probabilmente il decesso è avvenuto nel giro di pochi minuti. 


Articolo precedenteTorre del Greco: false fatture dai fratelli Balsamo per coprire le tangenti a Borriello. TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI
Articolo successivoOmicidio Ruggiero: l’assassino potrebbe averlo narcotizzato prima di massacrarlo