Casertana: il patron sbatte la porta

«Me ne vado». Giuseppe D’Agostino ha annunciato il suo addio alla Casertana. Doccia fredda, gelata, ben più dolorosa della pesante sconfitta contro il Monopoli. Venti secondi di attonito silenzio in sala stampa, rotto soltanto dalla clamorosa dichiarazione del massimo dirigente, evidentemente sconfortato dal deludente avvio di campionato della squadra e dalle critiche della tifoseria. «Chiedo scusa a tutti ha detto ai tifosi, agli abbonati, alla città. Tutti i collaboratori li scelgo io e mi assumo la responsabilità di ogni errore. Da questo momento mi dimetto dalla carica di presidente fermo restando che manterrò ogni impegno economico fino alla fine della stagione». Poche parole prima di andar via senza accettare domande. È l’epilogo più triste di una giornata nerissima per i colori della Casertana. I segnali di ripresa mostrati dai calciatori a Cosenza e nei primi minuti della gara di ieri contro il Monopoli si sono sciolti come neve al sole. Un’ulteriore brutta figura della squadra che ha certamente colpito al cuore un presidente passionale come D’Agostino. Forse, proprio lo sconforto del momento ha spinto il massimo dirigente ad annunciare il disimpegno. Forse, anche le critiche, questa volta ben distinte, degli spettatori della tribuna nei confronti del dirigente Martone. «I collaboratori li ho scelti io» ha detto il presidente quasi ad accollarsi le responsabilità del suo consulente. Da vero capitano D’Agostino difende il suo subalterno che, non più di qualche giorno fa, in occasione della presentazione del tecnico D’Angelo, lo aveva definito come il padre della famiglia Casertana. L’impressione è che la decisione del presidente, come tutte quelle che vengono prese sull’onda di forti emozioni, possa rientrare. Il tempo per riflettere c’è anche per D’Agostino che ha confermato il suo impegno fino alla fine del campionato.

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