Salerno. “Le indagini sull’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, sono ancora in corso e forse si arriverà a breve ad un punto fermo positivo ai fini dell’accertamento della verità ”. Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia e antiterrorismo Franco Roberti, ospite a Salerno per la presentazione di un libro sulla realtà del carcere. Soddisfazione, poi, è stata espressa dal capo della Dna per la legge delega sulla riforma dell’ordinamento penitenziario: “Qualcosa si sta muovendo – dice – nel senso di favorire la rieducazione e la riabilitazione del condannato”. “Il carcere – conclude – deve essere, per dettato costituzionale, anche finalizzato alla rieducazione del condannato e alla sua redenzione. E’ un precetto costituzionale ancora poco praticato nel nostro Paese per la situazione complessiva delle carceri”.
“La criminalità mafiosa al Sud da molto tempo è oggetto di contrasto efficace. I risultati lo dimostrano sia in termini di repressione penale che in termini di repressione patrimoniale”. Ha poi detto il Procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo a margine della presentazione del libro “E adesso la palla passa a me”. “Abbiamo assicurato alla giustizia – dice ancora Roberti – tutti i boss e i capi delle varie organizzazioni mafiose. All’appello manca solo Matteo Messina Denaro. Abbiamo sequestrato e confiscato patrimoni di valore ingentissimo che ora, grazie anche al nuovo codice antimafia, riusciremo a destinarli in modo utile, efficace e tempestivo alla collettività . Vuol dire che il contrasto funziona. Il che non significa che la criminalità mafiosa sia in fase di regresso. Alcune organizzazioni criminali hanno subito colpi durissimi in Sicilia e in Campania, mentre la criminalità calabrese è ancora molto forte, anche grazie ai suoi agganci sul piani internazionale. Sicuramente la ‘ndrangheta investe meno di un 20% del proprio di fatturato criminale al Sud, il resto lo investe al Nord e purtroppo all’estero”. Sulla questione immigrazione Roberti ha detto: “Quello dell’immigrazione è un grande tema che riguarda il nostro Paese e non solo. Se non riusciremo a organizzare, anche a livello europeo, politiche dirette alla integrazione dei migranti, purtroppo avremo anche gravi problemi di criminalità organizzata. In alcuni casi è stato accertato, in seguito a indagini, che le organizzazioni criminose si erano inserite nell’affare dell’accoglienza dei migranti, ma poi ci sta tutto il tema dello sfruttamento dei migranti come manovalanza criminale da parte delle organizzazioni stesse e questo avviene anche in Campania”. “Ricordo – ha aggiunto Roberti – che quando ero procuratore della Repubblica qui a Salerno, nel 2010 trovammo un vastissimo insediamento di extracomunitari, prevalentemente marocchini e tunisini, insediati nella zona di San Nicola Varco in condizioni del tutto subumane e quindi totalmente illegali. Erano tutti dediti alla più svariate attività delittuose. Grazie al concorso di tutte le forze dell’ordine e di tutte le istituzioni, anche politiche, del territorio riuscimmo a eliminare quella vera e propria barbarie. Credo che ci voglia uno sforzo per ricondurre ad una situazione di legalità questo fenomeno che altrimenti rischia di sfuggire alle mani del controllo”.