Cardito. Cinque colpi di pistola calibro 7,65 contro la vetrina di un bar di piazza Sant’Eufemia a Carditello. Notte di paura nel piccolo comune a nord di Napoli per un raid intimidatorio ai danni di una donna, legata sentimentalmente ad un pregiudicato albanese che sta scontando la pena in regime di semilibertà. I colpi hanno infranto le vetrine dell’attività commerciale provocando danni per alcune migliaia di euro. Sull’attentato indagano i carabinieri della compagnia di Casoria, agli ordini del capitano Pierangelo Iannicca. Sembra si tratti di un avvertimento di chiara ed univoca matrice camorristica. I carabinieri hanno repertato sul luogo dell’attentato alcuni bossoli di pistola calibro 7,65 e delle tracce di sangue. Ma pare che nessuno sia stato medicato per ferite da arma da fuoco nella notte scorsa. L’allarme è stato lanciato ieri mattina, sul posto sono arrivati i carabinieri della radiomobile, insieme a quelli della scientifica che hanno recuperato tre bossoli. E’ stata anche sentita la proprietaria del bar per capire se vi sono state pressioni o questioni in sospeso con la malavita.
Quello ai danni del bar di Piazza Sant’Eufemia non è il suo attentato messo a segno nell’ultimo periodo a Cardito, qualche mese fa fu preso di mira uno studio professionale di via Pietro Donadio. In quel caso furono esplosi sei proiettili calibro 9×21, verso le 23,30 di sera. Sull’episodio di via Donadio indaga la Polizia di Stato. Uno dei tanti è stato portato a termine qual- che mese fa in danno di uno studio professionale in via Pietro Dona- dio. Quella notte vennero esplosi almeno sei i proiettili, tutti calibro 9×21. Le indagini vennero affi- date agli uomini della polizia di stato. L’attentato avvenne poco prima delle 23.30, quando in stra- da c’erano ancora passanti.