Castellammare: nel Pd lacerato salgono le quotazioni del “comunista pentito” Andrea Di Martino

Ancora un week end di attesa per i democratici stabiesi che attendano che il comitato dei tre quello composto dal “facilitatore” Gennaro Migliore, dal capogruppo alla Regione Mario Casillo da Boscoreale, e il neo eletto in Consiglio Regionale Gianluca Daniele sciolgano il riserbo su Castellammare e traccino la road map per portare i democratici fuori dalle paludi. Se il polo civico moderato che si riconosce in Eduardo Melisse e Pio Donnarumma è venuto allo scoperto presentando alla città i simboli con cui correranno alle elezioni di giugno e se l’altro polo moderato quello che si riconosce nellele civiche di Antonio Sanges e Gianfranco Piccirillo, in Città Futura di Luigi Greco, in Stabia Popolare-Ncd di Antonio Coppola e nelle liste civiche di Sabrina De Gennaro sabato prossimo si presenterà alla città nulla , invece, emerge dal Pd locale. A due settimane dalla conclusione delle primarie napoletane Castellammare non ha ancora il suo candidato  e come Castellammare si trova un’altra grande realtà quella di Casoria. L’insipienza della segreteria provinciale e regionale segna ritardi enormi in due città simbolo della provincia di Napoli. A Castellammare ormai ogni capo corrente del Pd cittadino è convinto di avere la nomination a guida della coalizione. Indietro sui programmi, indietro sui nomi il Pd naviga a vista in un mare di indiscrezioni. Mormone, Corrado, Pannullo,  i nomi che circolano da tempo . Mentre Ostieri, e Turcio ancora chiedono le primarie in città , si vocifera, che come fu per Ercolano con l’attuale sindaco Ciro Bonajuto, anche nella città delle Terme chiuse e fallite il candidato potrebbe essere scelto lontano da Castellammare. Salgono, in virtù dell’amicizia e delle varie militanze nell’arco della sinistra  con Gennaro Migliore , le quotazioni dell’ex consigliere comunale e dell’ex assessore Andrea Di Martino. Lontano dalle scene politiche locali da qualche anno, collaboratore e braccio destro del sottosegretario Migliore, Di Martino potrebbe essere il nome che accontenterebbe le anime più vicine all’ex sindaco Cuomo, al gruppo che fa capo a Roberto Elefante ma anche a Nino Longobardi e a quel che resta della sinistra democratica ma che senza dubbio scontenterebbe il gruppo che fa capo alla cordata Iovino-Corrado- Amato. Dai fornelli all’aula consiliare di Palazzo Farnese il passo potrebbe essere vicino. Messa da parte la bandiera rossa e votatosi alla causa renziana insieme con Migliore , Di Martino potrebbe contare anche sull’appoggio della ministra Maria Elena Boschi. Ministra che lo stesso ex segretario di  Rifondazione Comunista vicino a Bertinotti difese sul suo profilo Facebook nel mezzo del caos di Banca Etruria. “Ora che la mozione è stata respinta ascoltate per intero il discorso della Ministra Boschi e prendete lezioni”. Scriveva Di Martino e tra una ricetta e un tweet sul suo profilo personale abbondano gli elogi a Matteo Renzi . Difficile immaginare che però Di Martino che , quasi giustifica la recente querelle nata sull’acqua pubblica, che sembra aver resettato un passato neanche troppo lontano nel tempo, fino a qualche anno fa ancora era segretario regionale di una formazione di sinistra, possa attrarre a se le simpatie degli ex compagni rimasti in Sel e quasi sicuramente in quest’opera di convincimento non basteranno agli stabiesi le parole dell’amico senatore Peppe De Cristofaro, esponente di Sel-Sinistra Italiana. Nelle prossime ore si vedrà se il ruolo determinante nella scelta rivestito dal commissario Gennaro Migliore e dal capogruppo alla Regione Mario Casillo porterà all’indicazione di Andrea Di Martino.

Alberto Ferretti


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