Una black list di farmaci trafugati, asportazioni mirate che alimentano il mercato nero. I carabinieri del Reparto Territoriale hanno stilato una lunga lista di prodotti farmaceutici spariti. Moltissime dosi di Eprex, in particolare, un farmaco utilizzato per la cura di pazienti sottoposti a chemioterapia, ma anche utilizzato, sul mercato nero come dopante. Molti dei farmaci scomparsi sia dalla farmacia dell’ospedale di Scafati che da altri presi ospedalieri dell’Agro nocerino, soprattutto Sarno, hanno alimentato la borsa nera. A prezzi vantaggiosi per gli acquirenti e procurando lauti guadagni a coloro che li immettono nel mercato parallelo. Sono farmaci costosissimi, il costo varia dai 50 ai 200 euro, e vengono rivenduti a meno della metà del prezzo imposto dalle case farmaceutiche. I lotti destinati ai presi ospedalieri sono tracciati, hanno codici a barre prestabiliti e non possono essere destinati al mercato delle comuni farmacie. Proprio per evitare il riconoscimento dei lotti trafugati i farmaci sottratti vengono privati dei bollini di riconoscimento. E dunque per verificare se le medicine ritrovate nel corso delle perquisizioni avvenute circa dieci giorni fa, gli inquirenti dovranno contattare le case farmaceutiche per individuare i lotti e decriptare la destinazione dei farmaci. Un’operazione un po’ complicata, però, in mancanza dei codici a barre. Le perquisizioni hanno riguardato in particolare due personaggi. Si tratta di Giovanni Strino, dipendente Cns, in servizio presso la farmacia del Mauro Scarlato di Scafati dalla quale sarebbero spariti oltre 200mila euro di prodotti e Alfonso Ferrante, infermiere presso l’ospedale di Sarno, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti per spaccio di stupefacenti. I carabinieri indagano anche su altri particolari. Dietro alcuni personaggi che agiscono sul territorio e che rappresentano il braccio operativo della borsa nera, cioè adibiti a trafugare i farmaci dai presidi ospedalieri, potrebbe esserci un’organizzazione più ampia che si occupa della vendita su larga scala dei prodotti, sia attraverso farmacisti infedeli che nell’ambito delle palestre e delle corse clandestine dei cavalli. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Roberto Lenza, della Procura di Nocera Inferiore, potrebbe interessare più province della Campania. Accanto alla borsa nera dei farmaci che rappresenta il danno più ingente al servizio sanitario nazionale, gli inquirenti indagano sulla sparizione di beni di prima necessità , detersivi e presidi ospedalieri. Qui ci si potrebbe trovare dinanzi al diffuso malaffare di chi si appropria di questi prodotti per uso personale e familiare: nel mirino vi sarebbero dipendenti Cns, stagionali e infermiere che si approvvigionano nei depositi dei plessi ospedalieri come se andassero a fare la spesa al supermercato o in farmacia. Una parte dell’inchiesta, poi, riguarda anche l’ospedale di Mercato San Severino. Anche in questo caso si tratterebbe di una indagine sui furti di farmaci.(r.f.)