Pagani: “Taurania Revenge” scomparso il pentito Baselice

Processo Taurania Revenge: ascoltati i primi testi dell’accusa, ma l’ex collaboratore Gerardo Baselice non è più reperibile. Udienza fiume nel processo agli esponenti del clan Fezza-D’Auria Petrosino con la testimonianza di due esponenti delle forze dell’ordine che seguirono le indagini promosse dal Reparto Territoriale di Nocera Inferiore per individuare gli esponenti della cosca che trafficavano in stupefacenti. I giudici del Tribunale – presidente Raffaele Donnarumma – avevano chiesto di citare anche due dei collaboratori di giustizia testi della pubblica accusa. In videoconferenza era presente Domenico Califano che aveva deciso di definire la propria posizione con rito abbreviato dinanzi al Gup Renata Sessa. Aveva fatto la stessa scelta Gerardo Baselice, l’altro collaboratore di giustizia che doveva essere convocato per ieri mattina. Ma il pentito, secondo i primi accertamenti, pare non abbia più il programma di protezione e non è stato reperito presso il domicilio che gli era stato affidato dal servizio centrale. Baselice non è più nel plotone dei collaboratori di giustizia e la pubblica accusa, rappresentata dal pm Vincenzo Montemurro, proverà a cercarlo per notificargli la convocazione per il processo scaturito dalle sue dichiarazioni. In sede di rito abbreviato il giudice, tra gli altri, aveva condannato a otto anni di reclusione Salvatore Attianese, “o’ fissato”, tre anni Baselice, quattro anni per Ciro Califano, tre anni e quattro mesi di reclusione per il collaboratore Domenico Califano, cinque anni per Alfonso Cascella, cinque anni per Daniele Confessore, un anno e quattro mesi per Salvatore Di Maio alias “Tore o’nero”.


Articolo precedenteNapoli, l’assassino della trans: “Non volevo ucciderla, ho avuto paura e mi sono difeso”
Articolo successivoNapoli, blitz antidroga a Scampia: 9 arresti