Milano, Pregiudicato napoletano arrestato per rapina. Gli investigatori del commissariato Quarto Oggiaro di Milano hanno arrestato in flagranza un pluripregiudicato napoletano di 42enne, Espedito Torino, accusato di aver strappato poco prima dal polso di un automobilista un orologio in oro rosa Vacheron Constantin da 70mila euro, con il collaudato “trucco dello specchietto”. La vittima, un imprenditore varesino di 46 anni, ha riportato la frattura del metacarpo. L’arrestato, già finito in manette a Milano, è sospettato di far parte di una batteria di trasfertisti napoletani specializzata in questo tipo di rapine, che colpisce da anni in tutta Italia. Gruppo che si sarebbe impossessato con lo stesso modus operandi del Rolex del vice allenatore del Milan, Nenad Sakic, aggredito una 20ina giorni di fa.
Impressionante la dinamica della rapina riferita dalla polizia: prima un giovane a bordo di uno scooter ha colpito lo specchietto lato guidatore del Mercedes 6S e quando l’imprenditore ha fermato l’auto e tirato fuori il braccio dal finestrino per sistemarlo, i complici a bordo di un motorino che seguiva l’auto si sono accorti che l’uomo portava il prezioso cronografo sul braccio destro. Allora, con una mossa fulminea, uno dei due è sceso, ha aperto lo sportello del passeggero dove era seduta una ragazza e si è letteralmente tuffato nell’abitacolo per arrivare a strappare il cinturino di coccodrillo che assicurava l’orologio al posto del 46enne. Poi è uscito ed è salito sul primo scooter che è fuggito. Inseguito dalla vittima che gli intimava di restituirgli il Vacheron Constantin, Torino avrebbe replicato “sì ma me lo devi pagare!”, circostanza per cui ora i poliziotti gli contestano anche il reato di estorsione.
Mentre il complice si dileguava, i poliziotti intervenuti immediatamente hanno intercettato lo scooter con a bordo i due malviventi in viale Certosa all’angolo con via Polidoro da Caravaggio, in zona viale Certosa, e sono riusciti a bloccarlo facendoli cadere. Torino è stato immobilizzato mentre il complice è riuscito a far perdere le proprie tracce con il bottino, lasciando a terra il motorino, risultato di proprietà di un pregiudicato di Napoli che ha intestati altri 185 veicoli. Per nascondere la targa originale ne era stata applicata una finta, inesistente, perfettamente contraffatta.