Castellammare di Stabia. Estorsioni alla Fincantieri: chiesta la condanna a 5 anni e 4 mesi per Nicola Tramparulo, l’operaio che lo scorso anno finì insieme a 5 complici in un’inchiesta del pm Maria Benincasa. Tramparulo ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, rito che i difensori Antonio De Martino e Alfonso Piscino hanno condizionato all’acquisizione di circa 2000 conversazioni che non erano state ritenute interessanti dall’accusa e quindi non riversate nel processo. Nel processo stralcio, pendente davanti al Gup di Torre Annunziata, la vittima – un imprenditore napoletano – ha riconosciuto Tramparulo come uno degli operai che nel 2014 partecipò, insieme agli altri, alle estorsioni ai suoi danni. Scioperi pretestuosi, danneggiamenti, furti ai danni delle ditte dell’indotto per costringerle ad assumere amici o parenti dei sei operai e sindacalisti poi finiti a processo.  La Polizia lo scorso anno eseguì un’ordinanza di custodia cautelare a carico di sei persone Antonio Vollono, Francesco Amoroso, Catello Schettino, Nicola Tramparulo e i fratelli Catello e Ferdinando Scarpato. Solo Tramparulo ha scelto il rito abbreviato condizionato alla trascrizione delle intercettazioni che – secondo la difesa – dovrebbero fornire al giudice una visione diversa di quanto accaduto all’interno del cantiere stabiese. Nel frattempo, il pm Maria Benincasa ha chiesto la condanna a cinque anni e 4 mesi nei confronti dell’imputato.