Agguato a Giannelli junior: la verità dalla videosorveglianza

 

Gli investigatori stanno cercando nelle  immagini delle telecamere di video sorveglianza e in quelle di alcuni uffici pubblici e negozi della zona di Cavalleggeri d’Aosta possibili riscontri per cercare di capire come e dove è avvenuto domenica sera l’agguato contro il figlio minorenne del boss Alessandro Giannelli. Difficile che la vittima e presunti testimoni diano una mano agli investigatori a scoprire la verità. Meglio concentrarsi sulle immagini. Ma altri particolari sulla sparatoria stanno emergendo perché il ragazzo si è salvato gettandosi a terra fingendosi morto. Poi quando i killer si sono allontanati ha chiesto aiuto via telefonino.  Sul posto in breve tempo sono arrivati poi i parenti che l’hanno accompagnato al vicino ospedale San Paolo. La pista battuta dagli investigatori è quella della faida in atto nella zona flegrea tra la nuova alleanza dei Sorianiello-Lago-Romano-Giannelli e i Vigilia-Pesce-Marfella oppure le tensioni tra i Giannelli e gli Zito-Esposito. E il ferimento a Giannelli junior potrebbe essere una risposta all’agguato in cui rimase vittima Pasquale Zito. In questo secondo caso, i contrasti sarebbero circoscritti a Bagnoli e Cavalleggeri mentre l’altra ipotesi abbraccerebbe anche la criminalità organizzata di Soccavo, rione Traiano e Pianura.


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