E’ Francesco Mannino l’uomo fermato per aver occultato il cadavere di Giovanna Arrivoli

Il GPS del suo telefonino e, soprattutto, il DNA. Sono questi i due elementi che hanno portato al fermo di Francesco Mannino  con l’accusa di occultamento di cadavere nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Giovanna Arrivoli, 41 anni, detta ‘Gio’, il cui cadavere e’ stato trovato in un fosso a Melito, nel Napoletano, tre giorni fa. I carabinieti avevano eseguito il fermo il giorno dopo, domattina ci sara’ la convalida del provvedimento davanti al gip del tribunale di Napoli Nord. Le sue impronte digitali dell’uomo sarebbero state trovate su una pala per gli investigatori usata per scavare il fosso dove e’ stato occultato il corpo della donna, uccida forse altrove con tre colpi di pistola per uno sgarro nel mondo dello spaccio di droga che fa capo al clan Amato-Pagano.


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