Incendio al bar ‘Napoli Roma Caffè’: la titolare è imparentata con i pentiti Leonardi

Incendio al ‘Napoli Roma caffè’ di via Napoli: si indaga su una vendetta della camorra. I poliziotti del Commissariato di Scampia tracciano l’identikit dei titolari per scoprire il movente e i responsabili dell’attentato al locale commerciale. Una delle titolari è un’incensurata imparentata, indirettamente, con i Leonardi di Secondigliano, ex boss del quartiere poi passati tra le fila dei collaboratori di giustizia, in particolare Antonio Leonardi, alias Chiappellone e i due figli. I Leonardi erano alleati con i Vanella Grassi e gli Amato-Pagano, in lotta contro gli Abbinante-Notturno-Aprea nella faida di camorra del 2012. Secondo la ricostruzione dei poliziotti, i banditi sono arrivati nel locale verso mezzanotte e dopo aver fatto uscire la titolare hanno dato fuoco al bar. E’ stata la stessa titolare a chiamare il 113 in lacrime mentre nell’esercizio commerciale divampava l’incendio. Secondo quanto raccontato dalla vittima, i banditi avevano il volto coperto. Due e piste seguite dagli inquirenti, entrambe legate alla camorra. La prima è che l’attentato sia stato messo a segno per una vendetta trasversale o per il pentimento dei Leonardi. L’altra è che l’incendio sia legato ad una richiesta di pizzo. In cinque minuti il bar ‘Napoli Roma Caffè’ ha preso fuoco, ci sono volute oltre tre ore per domare le fiamme.

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