Nocera, scoperta ditta “fantasma” per intascare la cassa integrazione: perquisizioni a Salerno, Casal di Principe e Villa Literno

Falsi lavoratori e falsi cassintegrati con consulenti e sindacalisti nel mirino della Procura di Nocera Inferiore. Perquisizioni a tappeto, ieri mattina, ordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti, nell’ambito dell’inchiesta che riguarda un’azienda tessile con sede fittizia in via Fucilari, 39 che ha chiesto la Cassa integrazione guadagni alla Regione Campania per sopraggiunte difficoltà economiche per 33 addetti al settore tessile. L’indagine, partita alcuni mesi fa, ha portato i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del Tribunale di Nocera Inferiore, in collaborazione con i carabinieri e gli ispettori dell’ispettorato del lavoro presso i sei ‘obiettivi’ indicati dal magistrato nel decreto di perquisizione. La sede legale della ditta Omnia, in via Fucilari, è risultata fittizia. Un cartello fittasi indica che il locale, adibito ad ufficio, è da tempo inutilizzato. Contemporaneamente, i militari – coordinati dal luogotenente Massimo Santaniello e dal maresciallo Nicola Montone – hanno acquisito documentazione presso altre sedi dichiarate dell’azienda a Casal di Principle, Villa Literno, presso il consulente che ha curato le pratiche di assunzione e cassa integrazione a Napoli, presso la Regione Campania per l’acquisizione del verbale di accordo sindacale che ha visto protagonista un sindacalista dell’Ugl di Salerno. Secondo quanto emerso nella fase delle indagini, l’impresa che ha come oggetto sociale la lavorazione di indumenti intimi, sarebbe stata creata ad hoc per l’assunzione di 33 persone. Sede legale a Nocera Inferiore e una serie di attività dichiarate prima della crisi aziendale e della richiesta di cassa integrazione guadagni. A insospettire gli inquirenti una serie di verbali, redatti dal responsabile Ugl con il titolare dell’impresa, per avviare l’iter che ha consentito ai dipendenti di aver il contributo. Secondo quanto emerso, il 26 novembre dello scorso anno le parti si incontrano a Nocera Inferiore dove viene stipulato il primo accordo, successivamente viene fatta una nuova verifica sull’azienda da parte del sindacato il 5 gennaio scorso sempre a Nocera Inferiore, in via Fucilari. Peccato che nell’ufficio riportato sulla documentazione non vi era alcuna sede legale. I carabinieri, con gli ispettori dell’ispettorato del lavoro e i carabinieri dell’Ente hanno verificato la parte della documentazione consultabile, sia presso l’Inps che presso gli enti interessati ipotizzando che vi fosse una possibile truffa aggravata ai danni dello Stato. Ieri mattina, il sostituto procuratore ha ordinato le perquisizioni di uffici, abitazioni e presso la Regione Campania per acquisire documenti, supporti informatici e tutto quanto attinente alla Omnia, la società finita nel mirino che potrebbe essere fittizia. Si indaga sul ruolo dell’amministratore della ditta, sindacalista, del consulente aziendale e dei dirigenti regionali che hanno dichiarato lo stato di crisi dell’azienda ed hanno erogato la cassa integrazione ai 33 dipendenti.  


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