Dopo la seconda giornata è terminato al Tribunale di Napoli Nord l’incidente probatorio per il caso della piccola Fortuna Loffredo, molestata sessualmente e uccisa nel parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. “E’ stata confermata l’ipotesi accusatoria, ora c’è un prova che consente di iniziare il processo. A noi non basta un colpevole, Caputo è uno degli attori di questa vicenda criminale sui minori – ha spiegato a Angelo Pisani, avvocato della famiglia Loffredo – Abbiamo il dovere umano di accertare tutta la verità e di capire chi sono i responsabili per i reati commessi, dalle violenza sessuali al favoreggiamento. Bisogna capire come è maturato l’omicidio di Fortuna e cosa sia successo, dobbiamo capire la dinamica della morte del piccolo Antonio Giglio – ha aggiunto – . Questi bambini meritano verità , non si può chiudere con l’arresto del solo Caputo, alcuni forse sono ancora in giro”. Durante la giornata Domenica Guardato, la madre di Fortuna, ha fatto capire che secondo lei una delle bambine sentite potrebbe aver coperto la propria madre. “Il racconto della migliore amica di Fortuna per alcuni aspetti non risulta ancora completo. Se, infatti, resta la convinzione che Raimondo Caputo sia colpevole, dall’altro alcune dichiarazioni della piccola ci impegnano ad accertare tutta la verità e a trovare tutti gli altri responsabili di questo orrore che non ha un solo colpevole. E’ obbligatorio capire il movente, ricostruire la scena del delitto e tutti gli attori coinvolti. Insomma vogliamo capire cosa è successo in quei tremendi 15 minuti. Di sicuro, nessuno deve farla franca”.Â