Carcere duro per Giuseppe Ammendola detto “Peppe ’o guaglione”, il boss del clan Contini. Lo ha deciso il ministero della Giustizia che ha firmato il provvedimento. Il reggente della cosca che controlla gli affari illeciti nella zona del Vasto-Arenaccia è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza di Nuoro perché lo si ritiene pericoloso e ancora in grado di dare ordini dal carcere attraverso i suoi familiari. È accusato di associazione camorristica come capo e promotore del clan e di estorsione aggravata. Fu arrestato il 12 agosto dello scorso anno sulla spiaggia di Torvajanica sul litorale laziale mentre si godeva tranquillamente il sole con i suoi familiari. Nell’appartamento che aveva preso in fitto in via Colonia, a Torvajanica, furono trovati una patente di guida e una carta d’identità falsificate, 3 mila 500 euro in contanti, un computer e due telefoni cellulari. Per gli spostamenti, Ammendola utilizzava una “Peugeot”, che è stata sequestrata. Era ricercato dal maggio 2012 sulla base di due ordinanze di custodia cautelare con le accuse di estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere di stampo mafioso e riciclaggio.Nel processo contro i capi del clan Contini, radicato al rione Vasto e nei quartieri centrali di Napoli, il 22 luglio scorso il Tribunale di Napoli lo aveva condannato a 14 anni di carcere.