La nuova indagine della Dda sulle tangenti pagate per la Metro dopo le rivelazioni del boss pentito Mario Lo Russo

Le parole o meglio le rivelazioni neanche tanto clamorose del boss pentito Mario Lo Russo sulla famose tangenti del 4 per cento pagate alla camorra dagli imprenditori che hanno realizzato tutta la tratta del nuovo Metrò collinare di Napoli ha fatto scattare una nuova indagine da parte della Dda di Napoli. Uno dei fondatori e fino a quando è stato libero un dei reggenti dei una delle storiche famiglie di camorra di Napoli “i capitoni” di Miano, con collegamenti alla Sanità, a Secondigliano e in provincia a Ercolano, ha spiegato che per  realizzare la linea collinare del Metro sono state pagate tangenti al suo clan, al clan Cimmino del Vomero (che era il promotore e l’organizzatore di tutto) al clan Contini del Vasto-Arenaccia e ai Licciardi di Secondigliano. Avendo spiegato nei particolari tutta la cosa ora la Dda sta procedendo a convocare e ad ascoltare tutte le ditte interessate ai lavori. Sono decine di interrogatori perché si dovranno sentire oltre ai titolari delle ditte , anche gli ingegneri, i capi cantiere ed eventualmente anche qualche operaio. Si vuole capire se quel  4 per cento di cui ha parlato Carlo Lo Russo è stato pagato (ma sicuramente si) e soprattutto come. In soldi?, In soldi e lavori o posti di lavoro? Sono state fatte varianti ai progetti originali per “ammortizzare” o “coprire” le tangenti? E ‘ un indagine complessa che è appena agli inizi visto che l’interrogatorio di Mario Lo Russo risale a non più di due mesi. Tutto è agli atti della Dda, Quello conoscibile con gli omissis invece è stato messo agli atti della richiesta di rinvio a giudizio per il boss del Vomero e i suoi affiliati tra cui il genero Pasquale Palma, Raffaele Montalbano (suo fido braccio destro) e Luigi Festa e Pellegrino Ferrante e che il 20 giugno prossimo dovranno affrontare l’udienza preliminare davanti al gup Umberto Lucarelli del tribunale di Napoli per le tangenti sui lavori di ristrutturazione al Cardarelli e per lo svincolo della Tangenziale della zona ospedaliera.

(nella foto da sinistra il boss pentito Mario lo Russo e il boss del Vomero, Luigi Cimmino)


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