L’agguato a Raffaele “Ultimo” Cepparulo organizzato anche con l’appoggio dei clan di Ponticelli

Si cerca chi ha portato la “battuta” della presenza di Raffaele “Ultimo” Cepparulo nel circolo ricreativo di via Cleopatra a Ponticelli. Ovvero colui che ha avvertito il commando dei killer che l’obiettivo era presente e che quindi poetvano entrare in azione. Lo cercano le forze dell’ordine anche per capire le nuove alleanze del clan Vastarella, indicati, come mandanti ed esecutori del raid in cui è rimasto ucciso anche il 19enne Ciro Colonna. Se gli investigatori sembrano certi della matrice dell’agguato ora si cerca di indviduare il complice o i complici locali. Vale a dire qualcuno che dal quartiere di Ponticelli ha dato il segnale della presenza di Cepparulo nel circolo. E questo caso si vuole capire se si sia trattato di una scelta autonoma di qualcuno avvicinato dal clan Vastarella e che per soldi ha fornito l’indicazione o se c’è stato il via libera, e quindi anche tutte le indicazioni su come arrivare e sulle vie di fuga, da parte dei clan della zona. Ipotesi questa che gli investigatori sembrano privilegiare. Anche perchè per compiere un raid del genere ci vuole un’organizzazione precisa e dettagliata. Tra l’altro è emerso nel corso dell’indagine il particolare che la porta sul retro del circolo ricreativo era aperta. E i killer sapevano questo particolare perchè sono entrati in due: uno dalla porta principale, e uno dal retro, appunto. C’era un complice anche all’interno? Tutte piste che gli investigatori stanno scandagliando. La certezza è che Cepparulo era seguito da giorni, avevano studiato le sue abitudini e i suoi movimenti nel quartiere di Ponticelli. Tutti particolari questi che vanno verso la pista di un agguato oragnizzato e voluto da più clan. Per liberarsi di “un ribelle” scomodo come Raffaele “Ultimo” Cepparulo.


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