L’imprenditore Ciro Bernardi uomo del clan Contini: scatta il sequestro di beni e conti correnti

Napoli. Clan Contini: sequestrati beni per 700mila euro a Ciro Bernardi. Il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Napoli (Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali) ha eseguito due decreti di sequestro di beni emessi dal Tribunale di Napoli nei confronti di Ciro Bernardi, 66 anni, già condannato a 6 di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso. Secondo gli inquirenti e i giudici Bernardi faceva parte dell’Alleanza di Sconsigliano e in particolare del gruppo Contini, per conto del quale si occupava di commercio di merce contraffatta.
Le attività di indagine – in particolare intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di pedinamento e di osservazione -, e le risultanze processuali hanno consentito di dimostrare il ruolo rivestito da Bernardi, imprenditore nel commercio all’ingrosso di capi di abbigliamento, come uno dei produttori organico all’organizzazione criminosa e stabilmente asservito al perseguimento degli obiettivi del clan. Secondo gli inquirenti, il 66enne, era il punto di riferimento del clan per la gestione di capitali illeciti, addetto all’importazione, produzione ed esportazione di merce contraffatta o avente caratteristiche idonee a trarre in inganno i consumatori. Bernardi avrebbe anche reinvestito ingenti capitali e distribuito gli utili agli esponenti della cosca. Gli uomini della Questura hanno sequestrato beni e conti correnti nella disponibilità di Bernardi e formalmente intestati anche a suoi stretti congiunti, considerato che gli acquisti, le società costituite ed i rapporti finanziari appaiono riferibili alla capacità economica illecita di Bernardi, in assenza di una capacità economica lecita. Sotto ‘chiave’ è finita una casa di sei stanze a Melito al corso Europa, due imprese individuali e 26 conti correnti correnti.


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